Beni per circa 6 milioni e mezzo di euro sono stati sequestrati a Napoli dalla Polizia, su proposta del questore, in esecuzione di due decreti emessi alla sezione misure di Prevenzione del Tribunale. Riguardano Antonio Lucci, di 57 anni e Giorgio Tranchino, di 40. Il valore del patrimonio di Lucci sottoposto a sequestro è di circa 6 milioni di euro ed è composto da numerosi immobili, imprese nel settore del parcheggio/autorimessa e rapporti finanziari. A Tranchino sono stati sequestrati 360 mila euro: si tratta di un appartamento e sei saldi attivi di rapporti finanziari.
Lucci, ora agli arresti domiciliari, secondo quanto riferisce la Questura, è inserito nel clan Moccia, egemone nei comuni a Nord di Napoli con precedenti, tra l’altro, per lotto clandestino e violazioni in materia di armi, ed è stato anche condannato per usura ed estorsione oltre che per aver turbato il regolare svolgimento di aste giudiziarie. Tranchino, anch’egli ai domiciliari, è stato condannato per la sua appartenenza al clan Moccia.
“I 6,5 milioni di euro in beni di vario tipo, sequestrati su proposta del Questore di Napoli – dice il prefetto Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine – si sommano agli oltre 740 milioni sequestrati a partire dal 2020 dalla Polizia di Stato, in attuazione della strategia di contrasto all’accumulo di patrimoni illeciti portata avanti dalla Direzione Centrale Anticrimine mediante le misure di prevenzione patrimoniali proposte dai Questori, talvolta in forma congiunta con le Procure competenti”.