“Ciao Napoli stiamo arrivando”, così si legge sulla vetrina colorata fatta con i mattoncini colorati più famosi al mondo in Via Scarlatti al Vomero. Da poche ore è dunque svelato il mistero di cosa prenderà il posto di Dmail, negozio di oggettistica per la casa chiuso ormai già da qualche settimana. Le etichette oscuranti comparse sulle vetrine non lasciano dubbi: Napoli avrà il suo primo Lego store cittadino. Il primo e finora unico negozio specializzato è a Marcianise presso il Centro Commerciale Campania.
Non c’è ancora una data precisa per l’inaugurazione, ma si sa che il primo store partenopeo dell’azienda di giocattoli danese aprirà i battenti, molto presto, in via Alessandro Scarlatti, strada pedonale e ricca di negozi del Vomero, quartiere collinare della città, precisamente al civico 114, nei locali che fino a poco tempo fa ospitavano Dmail, negozio di oggettistica varia.
A dare la notizia è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da sempre attento alle vicende e alle trasformazioni che riguardano il terziario commerciale del quartiere collinare che, con circa 1.600 attività a posto fisso, alcune delle quali della grande distribuzione, rappresenta il più importante centro commerciale del capoluogo partenopeo.
” Quei locali – ricorda Capodanno – prima che arrivasse l’azienda Dmail ospitavano uno store della ditta francese di abbigliamento femminile Promod. Ancor prima ospitavano uno degli esercizi commerciali più conosciuti e antichi del Vomero, che molti vecchi vomeresi ricordano ancora: il negozio di abbigliamento della ditta Pasquale Coppola.
” Quest’apertura rappresenta una novità molto significativa per il quartiere collinare – sottolinea Capodanno – dal momento che nella maggior parte dei casi, negli ultimi tempi, a ogni chiusura di un’attività commerciale è seguita l’apertura di un’attività per la vendita e la somministrazione di cibi e bevande, con particolare riferimento ai tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano, con l’installazione, dinanzi all’esercizio, di enormi gazebo, con ombrelloni, sedie e tavolini, che hanno di fatto reso oltremodo difficile il passaggio dei mezzi autorizzati, con particolare riferimento a quelli di soccorso, anche per l’assenza di un progetto unico che uniformasse, per collocazione, dimensioni e materiali, tali strutture. A patirne anche i pedoni che sovente devono effettuare dei veri e propri slalom per poter passeggiare nei suddetti tratti pedonalizzati “.