Acquistava sul web tutti i biglietti per l’ingresso nel parco nazionale del Vesuvio e poi li rivendeva a prezzi maggiorati: è quanto hanno scoperto i carabinieri di Ercolano che hanno denunciato per truffa un “bagarino” 54enne di Torre del Greco (Napoli).
La pratica – scorretta e illegale – che rende introvabili gli ingressi a concerti, parchi, mostre e costringe fan e appassionati a sborsare cifre fuori mercato, è conosciuta su Internet come “Ticket scalping” o “secondary ticketing”.
Il 54enne, già noto alle forze dell’ordine, sapeva bene che l’unico modo per visitare il parco nazionale del Vesuvio era acquistare i biglietti sul sito ufficiale.
Così ha acquistato tutti i ticket disponibili online e si è posizionato davanti all’ingresso del cratere per venderli: ai turisti ha confessato che nessuno sarebbe stato in grado di entrare senza prima acquistare dal suo parterre di ingressi. E, infatti, era l’unico ad averne di disponibili e li proponeva in vendita ad un prezzo maggiorato. I militari dell’arma gli hanno sequestrato 6 biglietti sui quali erano riportati nomi di fantasia. Sanzionato amministrativamente, invece, per secondary ticketing. Curioso il trucco utilizzato dal 54enne per connettersi alla rete. Aveva installato un piccolo modem wifi alimentandolo con la batteria della sua auto.