La storia di Angela Iannotta, giovane mamma casertana di tre bambini che ha rischiato di morire dopo un bypass gastrico eseguito male, potrebbe finalmente giungere al suo lieto fine grazie a un delicato intervento che si avvarrà di una sofisticata tecnologia robotica 3D chiamata ‘OrbEye‘.
Sebbene la donna si trovi ancora in condizioni critiche – viene tutt’ora alimentata per via endovenosa –, la speranza condivisa da familiari e medici è che il sopramenzionato aiutante robotico riesca nell’impresa di ricostruirle l’esofago, l’addome – andato in necrosi – e gli organi interni, gravemente danneggiati dalla setticemia subentrata in seguito alle due operazioni – la seconda effettuata per complicazioni sorte in seguito alla prima – per perdere peso.
Sarà il professor Franco Corcione, primo al mondo ad aver fatto ricorso all’OrbEye assieme alla sua équipe per interventi di neurochirurgia, a supervisionare l’intervento che si terrà presso il Policlinico Federico II di Napoli.
Su questo caso di malasanità la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’indagine per calcolare il grado di responsabilità attribuibile in questa faccenda al dottor Stefano Cristiano, il quale ha eseguito entrambe le operazioni di bypass gastrico.