Afragola – Dopo l’interminabile seduta consiliare di martedì, questa sera è arrivata l’ufficialità: il comune di Afragola è in dissesto finanziario. Ad annunciarlo in Sindaco, Antonio Pannone, in un lungo post che vi riproponiamo in forma integrale.
Il rendiconto di gestione relativo al 2021 ci ha consegnato un disavanzo complessivo di quasi 51 milioni di euro con un peggioramento del risultato di gestione di 12 milioni di euro.
Sarebbe superfluo sottolineare che di questo disastro l’Amministrazione comunale in carica non ha nessuna responsabilità.
È necessario, invece, far presente -come ho spiegato in Consiglio comunale- che non vi sono oggi le condizioni per far fronte ad una situazione così difficile con le ordinarie modalità di risanamento previste dal Testo Unico degli enti locali, nemmeno facendo ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. In realtà le condizioni non c’erano neppure negli anni scorsi ma altri avevano scelto la strada del silenzio omertoso con qualche ardito trucchetto contabile oggi improponibile. Lo stesso Collegio dei revisori dei conti nella relazione sulle cause che hanno provocato il dissesto finanziario, scrive che “affinché si possa dare avvio ad un reale processo di risanamento economico finanziario dell’ente libero da debiti progressi (…) la strada da perseguire sia quella del dissesto finanziario si sensi dell’art. 244 del Testo Unico degli enti locali”.
Sono state, purtroppo, confermate la cronica difficoltà di riscossione delle entrate e di recupero dei credi vantati con una situazione di cassa incompatibile con le esigenze di pagamento dei debiti dell’ente. Per troppo tempo, nelle precedenti gestioni politico-amministrative, si è nascosta la polvere sotto al tappeto e si è occultato più di qualche scheletro negli armadi degli uffici comunali. Nella seduta di ieri del Consiglio comunale la maggioranza con la deliberazione dello stato di dissesto si è assunta la responsabilità propria di una vera classe dirigente perché bisognerà avere equilibrio, serietà e umiltà per governare questa delicatissima fase della vita amministrativa.
Le minoranze, con qualche eccezione, hanno preferito “fare ammuina” per poi lasciare l’aula al momento del voto. Ci aspettavamo più attenzione e rispetto per la nostra Città. Ma continuiamo a nutrire la speranza che tutti coloro che siedono in Consiglio comunale si rendano conto che al primo posto va messo il bene della comunità. Ora bisogna guardare avanti e non farsi distrarre da chi, con il caos dialettico, per effetto di avvelenate frustrazioni, vuole nascondere le proprie gravi responsabilità accumulatesi nel corso degli anni. A fare chiarezza sulle responsabilità del dissesto saranno le competenti autorità, a cominciare dalla Corte dei conti. È partita una ambiziosa operazione di verità che va messa a disposizione degli afragolesi. Quel che possiamo già confermare con certezza ai nostri concittadini (dopo averlo ribadito con forza in Consiglio comunale) è che impegneremo tutte le nostre energie per garantire al meglio l’assolvimento delle funzioni indispensabili e dei servizi essenziali dai quali dipendono la tutela dei diritti e le prospettive di crescita e di sviluppo della nostra amata Afragola.
Avanti insieme per il bene degli afragolesi!
Di parere del tutto opposto il consigliere d’opposizione Antonio Caiazzo, che spiega le sue ragioni in quest’altro post:
La verità è che Afragola e i suoi cittadini per queste persone non valgono nulla. E torniamo a casa consapevoli di aver espresso il nostro dissenso ma purtroppo, in aula, nonostante le assenza della maggioranza, i numeri non sono dalla nostra parte. E da oggi siamo ufficialmente un Comune in dissesto.
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