La città di Napoli è costellata di pizzerie in cui consumare uno dei piatti più famosi e apprezzati al mondo ma purtroppo non sempre i proprietari delle attività si rivelano all’altezza della natura inclusiva del cibo che servono. È il caso di Massimo Di Caprio, titolare della pizzeria ‘Dal Presidente’, che è stato travolto da una bufera di critiche in seguito ad alcune storie degradanti che ha condiviso sul profilo social del locale a cui fa capo.
Nella serata di ieri, infatti, ha dapprima condiviso una sua fotografia con una didascalia che riportiamo in formato integrale senza correggere gli strafalcioni grammaticali – ‘Ascoltatemi bene a me non me ne fotte di consensi e di avere più clienti e di candidarmi in politica per avere voti ho fare soldi io sono UOMO e non voglio offendere la legge di gesucristo che a creato uomo e donna e devo essere falso viscido e lecchino dei gay e delle lesbiche, io amo e dico grazie a Dio che mi a creato uomo e uomo voglio morire a me questo cambiamento degrado che voi umani state accettando non lo condivido quindi per me siete dei pervertiti infelici e volete far sentire gli altri sbagliati e torturare i bambini che vi guardano in tv e per strada destabilizzandoli ma nascondetevi che siete ridicoli per non dirvi altro’ – e poi è passato a offendere una ragazza che gli aveva fatto notare quanto anacronistiche e qualunquiste fossero le sue parole dandogli del troglodita – ‘Non mi offendo perché sono UOMO UOMO IL PROBLEMA C’è lai tu che ti piace la nocchettina ma non hai il pisellino per poterlo fare e vorresti il mio per fare bella figura’.
Delle uscite omofobe e maschiliste che sicuramente avranno delle ripercussioni negative sulla pizzeria – sono centinaia le recensioni negative che da ieri sera stanno fioccando in maniera inarrestabile sottolineando la gravità delle cose che ha scritto, a maggior ragione a ridosso di un evento importante come il Gay Pride che si è tenuto pochi giorni fa nel capoluogo parteneopeo e ha radunato oltre 100.000 partecipanti – e che Di Caprio ha cercato di arginare stamattina con delle spiegazioni oggettivamente deboli e che si basano sulla solita retorica (falsa) del «non sono omofobo, ho tanti amici gay»: ‘Spiegare da vicino si capirebbe tutto, ma rispondere non mi va più l’unica cosa che posso scrivere e chi mi conosce ho amici gay, lavoratori gay non sono omofobo e non porto odio sono stato offeso da un singolo e ho litigato con un singolo, tutto qui.’
Amici e lavoratori gay ai quali, se realmente esistenti, non avrà di certo fatto piacere leggere quelle stories e che, come tante altre persone appartenenti alla comunità lgbt o semplici alleate nella lotta alle discriminazioni, da oggi in poi andranno a consumare la pizza in un’altra delle tantissime pizzerie sparse per tutta Napoli.
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