Casoria – Gli equipaggi di Casoria 1 prenderanno servizio presso la postazione di Arzano del 118 fino ad ogni eventuale ulteriore indicazione. Questa la comunicazione dell’ASL Napoli 2 Nord.
Questa vicenda ha tre protagonisti: l’ASL, il parroco della parrocchia San Paolo e il Comune e nasce nel 2017. Don Giuseppe De Vincentis ha raccontato la questione attraverso una lettera:
“Al mio arrivo – scrive il sacerdote in una lettera aperta – constatavo che in un cortile attiguo alla parrocchia transitava un’ambulanza del 118 che partiva da un locale interno all’Asl Napoli 2 di Casoria. Oltre al passaggio dell’ambulanza, venivano parcheggiate sistematicamente alcune auto del personale di servizio presso l’Asl di Casoria e lo stesso personale era munito di chiavi e telecomando per l’accesso pedonale del cortile in questione. Essendo amministratore pro tempore della struttura mi sinceravo dell’onestà documentaria di questa situazione e ne constatavo la piena irregolarità”.
“Mi assumo la responsabilità di tutte le conseguenze che verranno dalla scelta di chiudere definitivamente l’accesso all’ambulanza il 20/07 per continuare i lavori già cominciati nell’area in questione per garantire gratuitamente spazio vitale ai ragazzi che ogni giorno vengono a passare in modo sano il loro tempo nei nostri cortili, sperando che ognuno a livello istituzionale si assuma le proprie responsabilità“.
Dopo promesse disattese da parte del Comune, il parroco ha deciso di chiudere la strada e il 118 è dovuto andare nella vicina Arzano. Una storia al limite dell’incredibile che ricorda i film di Don Camillo e Peppone.
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