La tragica storia del piccolo Samuele, il bambino di 4 anni che un anno fa venne gettato giù dal balcone della sua casa in via Foria, a Napoli, sta finalmente per giungere a una conclusione.
Il pm che si è occupato del caso, Barbara Aprea, non ha dubbi sulla totale colpevolezza di Mariano Cannio, il domestico che al tempo si occupava di fare le pulizie: indicato come bipolare e schizofrenico, è stato giudicato assolutamente lucido e in grado di intendere e di volere quella mattina in cui ha lanciato nel vuoto il piccolo Samuele, il quale non è purtroppo sopravvissuto all’impatto.
Sono stati richiesti 18 anni di reclusione per l’uomo.
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