Si chiama Langya virus (LayV), del genere henipavirus, ed è stato identificato nei tamponi faringei grazie all’analisi metagenomica e poi all’isolamento del patogeno.
Questa infezione, come emerge dallo studio condotto da scienziati di Cina e Singapore e pubblicato New England Journal of Medicine, potrebbe provenire da animali e provoca sintomi come febbre, affaticamento, tosse, ma può anche compromettere la funzionalità epatica e quella renale.
Attualmente non esiste un vaccino contro il nuovo virus scoperto in Cina o un trattamento per l’henipavirus, l’unica terapia è la gestione delle complicanze.
Il genere henipavirus può causare gravi malattie negli animali e nell’uomo: sono classificati come virus di livello 4 di biosicurezza con tassi di mortalità compresi tra il 40 e il 75%, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, un tasso di mortalità molto più alto di quello del coronavirus.
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