venerdì, Novembre 22, 2024
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Italia, una donna su due subisce molestie e discriminazioni sul lavoro

Da un’indagine della Fondazione Libellula, un’associazione che nasce con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza sulle donne e la discriminazione di genere, emerge che una donna su due subisce molestie e discriminazioni sul posto di lavoro.

Secondo i dati di una survey della Fondazione Libellula, basata su interviste alle lavoratrici, il 55 % delle donne in Italia ha sperimentato una situazione di molestia, discriminazione o stereotipo nel contesto lavorativo ed il 79 % vede crescere i colleghi uomini più velocemente, anche se con minore esperienza.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di donne tra i 45 e i 60 anni, con un elevato livello di istruzione.
Secondo i dati, il 22% di queste donne è stata anche vittima di contatti indesiderati, mentre il 53% è stata oggetto di battute sessiste o volgari sul lavoro, come Elena, di 45 anni:

Mi occupo di marketing e in ufficio ieri ho chiesto ad un mio collega di inviarmi un report e mi ha risposto: “Con quel tacco ti manderei qualunque cosa”.

O Lucrezia, che racconta:
“L’altro giorno, in pausa pranzo bevevo una bibita in lattina, il mio responsabile mi ha detto: “Sei brava con la cannuccia!” E ha riso. Tutti al tavolo hanno riso.”

Atteggiamenti solo apparentemente innocui e troppo spesso sottovalutati, perché frutto di una cultura profondamente maschilista del lavoro

La survey evidenza che per gli uomini è più facile e veloce crescere e vedere riconosciuti i propri meriti. La carriera della donna è spesso interpretata alla luce di altri fattori rispetto al merito o alla competenza, come quelli seduttivi.
Il 71 % delle donne intervistate, infatti, sperimenta contesti in cui la leadership e i ruoli di responsabilità sono spesso prevalentemente ricoperti da uomini, e il 79 % vede crescere i colleghi uomini più velocemente, anche se con minore esperienza della propria o di altre donne. Inoltre, il 68 % sente circolare l’idea che una donna che fa carriera ha usato la leva della seduzione e non quella del merito.

La maternità si conferma uno stop al percorso di crescita e carriera per le donne e nei contesti di lavoro è diffusa la cultura della genitorialità come esperienza esclusivamente femminile. Il 68 % delle donne ha visto rallentare il proprio percorso di crescita, o quello di altre donne, a causa della maternità.

Conclusioni della Fondazione Libellula

Il rapporto tra i generi, dentro e fuori l’organizzazione, risente ancora in modo significativo di stereotipi e visioni culturali limitanti che quotidianamente impattano sulle esperienze delle donne, sul modo in cui si parla loro e di loro, sulle relazioni e i rapporti tra i due generi e nel concreto sul loro tempo, denaro, motivazioni, scelte e carriere.

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Maria Rita Balletta
Maria Rita Balletta
Studentessa di Giornalismo ed Editoria presso l'Università di Roma Tre. Appassionata di Cultura, Ambiente e Sport.
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