L’ex Presidente del Consiglio e attuale leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ne è sicuro: se il nuovo Governo che si formerà in seno alle elezioni del 25 settembre deciderà di abolire il Reddito di Cittadinanza, si rischierà una rivolta da parte del popolo italiano. «Addirittura, con un caro bollette e caro energia, che costeranno 700 euro in più alle famiglie, andiamo a togliere una protezione sociale?» si è chiesto nel corso del suo intervento a ‘Zona Bianca’, su Rai4.
«Durante la pandemia» ha ricordato, «c’è stato un assalto ai supermercati. Fui costretto a trovare un meccanismo per distribuire buoni pasto ai più indigenti. Qui si scherza con il fuoco. Lo fanno politici di mestiere che guadagnano 500 euro al giorno e si scatenano contro chi guadagna 500 euro al mese.»
In merito alle elezioni e a una possibile successiva colazione con il PD, Conte ha dichiarato: «Con un PD che ha come manifesto della propria azione politica un’agenda Draghi, che non si sa dove è stata scritta, e un metodo Draghi che non possiamo condividere perché è il metodo delle emergenze che non prevede il confronto tra le forze politiche e l’elaborazione di una soluzione di interesse comune, non ci sono i presupposti per dialogare.»
Infine, in merito alla tassazione degli extra profitti delle società del settore energetico che con la crisi hanno guadagnato di più, ha asserito: «Mancano all’appello 9 miliardi. Ho lanciato un messaggio forte al Mef: pubblichiamo i dati e vediamo chi ha pagato e chi no.» In questo modo, infatti, si eviterebbe che il caro delle bollette si prolunghi e schiacci sotto il suo peso un alto numero di cittadini.
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