Martedì i noti economisti e accademici Tito Boeri e Roberto Perotti hanno pubblicato un interessante articolo sull’edizione cartacea di Repubblica intitolato “Una spesa pubblica senza più freni. Così i partiti promettono la luna”.
Nell’articolo, Boeri e Perotti hanno analizzato i programmi elettorali dei quattro principali partiti e coalizioni: la coalizione di centrodestra – composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati – il Partito Democratico, che non ha un programma elettorale comune con la coalizione di cui fa parte, il Movimento 5 Stelle e il cosiddetto “Terzo Polo“, il nome che ha preso la lista composta da Azione e Italia Viva.
È bene tenere presente, come fanno notare i due economisti, che i programmi hanno impostazioni profondamente diverse. Il Partito Democratico e il Terzo Polo hanno pubblicato proposte particolarmente approfondite, mentre i programmi della coalizione di centrodestra e del Movimento 5 Stelle si limitano a presentare una serie di proposte generiche, nella gran parte dei casi senza riportarne le effettive e necessarie coperture. Nel grafico sottostante è immediato notare quanto il programma del Terzo Polo sia particolarmente prolisso: 68 pagine e 26.133 parole, che ne fanno il programma più lungo. Seguono il programma del Partito Democratico con 37 pagine e 17.593 parole, quello del Movimento 5 Stelle con 16 pagine e 2.698 parole e infine quello della coalizione di centrodestra con 17 pagine e 2.512 parole.
Boeri e Perotti precisano che un maggior numero di proposte non coincide necessariamente con una previsione di spesa pubblica superiore. L’elenco, dunque, accomuna proposte dal costo di pochi milioni di euro ad altre che determinerebbero un aumento della spesa pubblica da decine di miliardi.
Per di più, e anche stavolta il comune denominatore è tra il programma della coalizione di centrodestra e quello del Movimento 5 Stelle, appare evidente una sostanziale disconnessione dalle misure del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In sostanza, il PNRR è un documento con cui il governo ha spiegato all’Unione Europea come spenderà i finanziamenti messi a disposizione tramite il bando Next Generation EU, chiamato anche Recovery Fund. Il piano dell’Italia prevede in tutto finanziamenti per 221,1 miliardi di euro, di cui 190,5 miliardi dal Recovery Fund (fra sussidi e prestiti a basso tasso d’interesse) e 30,6 miliardi di risorse interne. Boeri e Perotti definiscono il PNRR come «il più grande incremento di spesa della nostra storia». Stupisce, dunque, la sostanziale mancanza di menzioni che viene rilevata nel programma del centrodestra e in quello del Movimento 5 Stelle, che citano il PNRR rispettivamente per due e una volta nei propri programmi elettorali, a fronte delle 15 menzioni del programma del Partito Democratico e delle 17 menzioni del programma del Terzo Polo.
Il centrodestra, d’altro canto, propone di trovare un «accordo con la Commissione europea, così come previsto dai regolamenti europei, per la revisione del PNRR in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità», sebbene ne prometta il «pieno utilizzo delle risorse», «colmando gli attuali ritardi di attuazione». Anche il Movimento 5 Stelle ha aperto ad una parziale revisione del PNRR, che nel programma del partito del presidente Giuseppe Conte viene citato una sola volta, nella sezione dedicata alla lotta alla corruzione.
Come sottolineato nell’articolo di Repubblica, «i programmi comprendono quasi esclusivamente una lista infinita di aumenti di spesa o riduzioni di entrate, quindi misure che aumentano il disavanzo e il debito pubblico». Come evidente dalla tabella sottostante, si va dalle 45 proposte che prevedano un aumento di spesa del Movimento 5 Stelle alle 158 del Terzo Polo, e per di più, praticamente nessuna coalizione o partito ha quantificato i costi attesi dalle singole proposte. Le uniche eccezioni, anche in questo caso, appaiono comparire nel programma del Terzo Polo, sebbene nella sola pagina finale delle 68 di cui è composto il programma.
Il Partito Democratico e il Terzo Polo hanno in comune una generica ambizione, più che proposta, di recupero dell’evasione. Per entrambi i partiti si parla di 10 miliardi da recuperare entro il 2025 che andrebbero a coprire una piccola frazione delle spese prevista dai rispettivi programmi. Per di più, il programma del Terzo Polo fa riferimento al principio per cui «ogni euro già recuperato dall’evasione, torni in tasca ai contribuenti», e dunque i 10 miliardi recuperati non coprirebbero le proposte presentate.
C’è da aggiungere, comunque, che il programma del Terzo Polo prevede un taglio alla spesa della pubblica amministrazione, per «riprendere il controllo della spesa in acquisti», ma come fanno notare Boeri e Perotti «ad alcuni sembrano pochi, ma in realtà è una impresa politicamente quasi impossibile, come sa bene chi ha provato a fare una spending review in quest’ultimo decennio».
In un articolo a cura di Davide Leo e Laura Loguercio pubblicato su Pagella Politica, un portale italiano dedicato al fact-checking delle dichiarazioni dei politici, è stata pubblicata un’ulteriore analisi dei quattro principali programmi delle coalizioni e dei partiti. Anche in questo caso, l’analisi si sofferma sui programmi della coalizione di centrodestra, del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e del Terzo Polo.
Tra le 328 proposte isolate da Pagella Politica nei quattro programmi, solo in 13 casi sono specificate, a volte anche solo in linea generale, le risorse per finanziarle: in oltre il 96 per cento dei casi, le coperture mancano del tutto. Appare dunque abbastanza evidente come i partiti e le coalizioni utilizzino i programmi elettorali come dei contenitori di proposte estremamente vaghe, atte principalmente ad indicare un generico indirizzo politico più che un piano di governo, e senza preoccuparsi dell’effettiva fattibilità di ciò che viene presentato agli elettori.
I programmi delle coalizioni sono disponibili ai link riportati di seguito:
- Per l’Italia, il programma della coalizione di centrodestra composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati, è disponibile a questo link;
- Insieme per un’Italia democratica e progressista, il programma del Partito Democratico, è disponibile a questo link;
- Dalla parte giusta: cuore e coraggio per l’Italia di domani, il programma del Movimento 5 Stelle, è disponibile a questo link, da cui è possibile scaricarlo in formato PDF;
- Il programma del Terzo Polo, la lista composta da Azione e Italia Viva, è disponibile a questo link.
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