Alessandro è morto a 13 anni precipitando da un balcone, trovato un tema nel quale parlava di essere vittima di bullismo.
“Sono vittima di bullismo” è l’ultimo tema svolto da Alessandro, bambino di 13 anni di Gragnano, che aveva da poco finito la seconda media a pieni voti. Al momento non sappiamo se sia stato letto dagli insegnanti a scuola, ma era sicuramente un grido d’allarme mai letto e analizzato da nessuno. Un grido d’aiuto trovato dai genitori in un suo quaderno il giorno dopo l’incontro a Gragnano con il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi che insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno aperto l’anno scolastico parlando proprio del cyber-bullismo.
Il ragazzo è morto il 1 settembre, all’inizio la ricostruzione ha portato ad un incidente nel quale è scivolato sul balcone aggiustando l’antenna del televisore. Successivamente però, Alessandro potrebbe essersi suicidato per essere vittima di bullismo. Indagati sono 6 ragazzi, 4 minorenni e qualcuno imparentato fra loro, tra cui la ex fidanzata di Alessandro. La Procura ha messo sotto sequestro i dispositivi digitali di Alessandro e dei ragazzi indagati, le indagini sono ancora in corso.
“I bulli si fanno forza in branco, ma presi singolarmente sono più deboli delle loro vittime”, nelle parole di Alessandro c’è della verità, una verità che è venuta fuori troppo tardi. Il bullismo è uno dei problemi che attanaglia il nostro paese e che va sconfitto con l’aiuto dello Stato, della scuola, dei genitori e l’uso della denuncia che uniti possono prevenire e sconfiggere il bullismo.
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