Don Maurizio Patriciello ha scritto una lettera ai sindaci di Frattamaggiore, Frattaminore e Grumo Nevano – i tre comuni condividono il cimitero di via Lupoli – dopo la morte della madre di don Adriano Pace e l’impossibilità di custodire la salma della donna nel luogo più apposito dato che i funerali si sono celebrati di sabato e in via Lupoli, a Frattamaggiore, non si effettuano sepolture di domenica.
«È vietato morire di sabato. E se succede? Ci sono le Sale del commiato, a pagamento, delle agenzie di pompe funebri presenti in zona. Cosa che va ad incidere sulla già non lieve spesa del funerale» ha scritto. «Chi non può permettersi questa ulteriore spesa è costretto a tenersi in casa il defunto con i relativi problemi da affrontare. Si potrebbe ovviare a tanto ingiusto ed inutile disagio, pagando qualche ora di straordinario a un dipendente perché apra il cancello del cimitero e la porta della sala mortuaria».
Un cavillo che si spera si possa risolvere il prima possibile e fornire così il giusto trattamento alle salme delle persone che non ci sono più indipendentemente dal giorno della settimana.
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