Il capo ultrà dell’Inter Vittorio Boiocchi, pregiudicato di 69 anni, è stato ucciso a colpi di pistola a Figino, nella periferia Ovest di Milano, in quello che sembrerebbe essere un agguato. Raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco tra collo e torace in via Fratelli Zanzottera, l’uomo è stato trasportato in condizioni disperate al Pronto Soccorso dell’ospedale San Carlo, dove è deceduto poco dopo l’arrivo.
La sparatoria è avvenuta intorno alle 19:50 di oggi, 29 ottobre, poco prima della partita Inter-Sampdoria, in programma per stasera allo stadio San Siro. L’allarme è stato lanciato da alcuni passanti, che hanno visto il 69enne a terra in una pozza di sangue. Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso del 118; nonostante l’intervento dei sanitari non c’è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate.
Boiocchi abitava poco distante; non si esclude quindi che chi lo ha ammazzato lo stesse aspettando in strada, o che si sia stato attirato in trappola col pretesto di un appuntamento. Sull’omicidio indaga la Squadra Mobile di Milano.
Dopo aver appreso del decesso di Vittorio Boiocchi molti degli ultras della Curva Nord dell’Inter hanno lasciato gli spalti – secondo anello – dello stadio Meazza, dove è in corso la partita tra i nerazzurri e la Sampdoria, durante l’intervento. Boiocchi avrebbe preso le redini della Curva Nord nel 2017, dopo gli scontri di Santo Stefano tra gli ultras dell’Inter e quelli del Napoli durante i quali è morto il capo ultrà del Varese Dede Belardinelli.
FONTE FANPAGE
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Tik Tok e Instagram!