Quanto accaduto il 29 ottobre a Fisciano, città in provincia di Salerno, è talmente assurdo che qualsiasi spiegazione razionale non riuscirebbe comunque a dare un perché abbastanza esaustivo. Un padre di 40 anni ha lanciato dalla finestra la figlia di 2 anni e davanti al gip si è giustificato affermando che avesse soltanto seguito quanto ordinatogli dall’Alto.
I legali dell’uomo, gli avvocati Silverio Sica e Tommaso Amabile, hanno chiesto l’attenuazione della misura cautelare e il ricovero in una struttura psichiatrica. «A nostro giudizio è una vicenda di natura psichiatrica. Il nostro assistito, dopo aver sostenuto che la bambina era caduta in maniera accidentale, come un fiume in piena, ha ammesso di averla buttata lui e ha raccontato di un ordine ricevuto da Dio e della sua certezza che si sarebbe salvata perché così ha voluto Dio».
Sebbene abbia riportato fratture ed escoriazioni, la bambina – ricoverata nel reparto di ortopedia al ‘Santobono’ di Napoli – non si trova, per fortuna, in pericolo di vita. Il caso ha voluto che la caduta fosse attutita da una rete metallica incontrata lungo il volo.
Sottoposto a fermo nella serata di domenica, il 40enne è attualmente nel carcere di Bellizzi Irpino.
Le forze dell’ordine di Fisciano hanno inoltre riferito che, quando si sono recati quella sera sulla scena del crimine, hanno trovato la madre della bambina che la stringeva in lacrime tra le braccia e il papà, sotto choc, disteso sul letto a casa.
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