Alessia Piperno, giovane travel blogger recatasi in Iran ed arrestata agli inizi di ottobre, è stata rilasciata dopo lunghe trattative. A confermarlo, l’annuncio della Premier Giorgia Meloni
Trionfo della diplomazia, l’italiana Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane ed è in viaggio per tornare in patria. Poco prima di pranzo, in corrispondenza con la visita a Palazzo Chigi del Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, la premier Giorgia Meloni ha annunciato il perfetto risultato della cooperazione tra intelligence ed autorità italiane in Iran.
“Il segretario generale Stoltenberg mi perdonerà se faccio una cosa irrituale. Come avrete saputo Alessia Piperno sta tornando a casa. Volevo ringraziare i nostri servizi di Intelligence, il sottosegretario Mantovano, e il ministero degli Esteri per il lavoro straordinario, silenzioso per riportare a casa questa ragazza”.
I primi a sapere del rilascio di Alessia sono stati i genitori, informati direttamente dalla presidente del Consiglio. Una telefonata che riempirà gli animi dei centinaia di amici e followers della ragazza. “Dopo un intenso lavoro diplomatico, oggi la nostra connazionale Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia.Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a riportare Alessia dai suoi familiari”- scrive Giorgia Meloni su Twitter.
Alessia Piperno, gli antefatti
La giovane travel blogger romana, Alessia Piperino, si era recata in Iran in occasione del suo compleanno e soprattutto per vivere e raccontare l’ennesima avventura. I suoi blog sui social sempre riempiti da sorrisi e racconti. Stavolta, il viaggio rovinato dalle tensioni che avvolgono il paese persiano da ormai un mese, che coinvolgeranno anche centinaia di turisti. Alessia, secondo quanto si apprende, viaggiava con un gruppo di alcune persone nel quale c’erano anche un polacco, un francese e un altro italiano. Sulla tabella di viaggio dei viaggiatori, nelle ultime settimane, vi erano tappe quali Rasht sul Mar Caspio, la regione del Kurdistan ed infine il ritorno nella capitale Teheran. Dalla ricostruzione, durante l’ultima tappa la donna sarebbe stata arrestata. Timore soprattutto per le condizioni in cui è stata detenuta, in un carcere della città di Esfahan.