Caos venerdì sera nella centralissima via Morghen nel quartiere Vomero a Napoli. Sono quasi le 20 e un gruppo di ragazzini è all’interno di un negozio di fiori al civico 32. Nell’attività commerciale sono presenti il 64enne titolare dell’azienda e la propria moglie di 2 anni più giovane. Oltre alla coppia c’è anche un altro uomo, è un amico dei due e ha 60 anni.
Il fioraio non è uno sprovveduto e comprende che tutti quei ragazzi sono lì per uno scopo: rubare un albero di Natale in esposizione. I ragazzi non vanno per il sottile e minacciano il proprietario. Pretendono quel piccolo albero. Il 64enne tenta di allontanarli ma la situazione degenera. Il branco aggredisce marito, moglie e l’amico di famiglia. Ad avere la peggio proprio il 60enne che si prende un pugno in faccia, dritto sul setto nasale. Il gruppo di ragazzini fugge creando il panico tra i cittadini in strada ma proprio in quell’istante sta passando una gazzella del nucleo radiomobile di Napoli che vede la scena in diretta e interviene. Il primo ragazzo viene subito bloccato, ha 15 anni.
La centrale operativa del comando provinciale di Napoli dispone una serie di controlli in tutte le strade della zona facendo confluire più pattuglie per poter monitorare eventuali vie di fuga. Pochi minuti e le ricerche si concludono positivamente. Gli altri equipaggi del nucleo radiomobile insieme al nucleo operativo della compagnia Vomero rintracciano e bloccano i ragazzini fuggiti. Sono 6 e si trovano sui gradoni di via Pedamentina San Martino. Il più grande ha 22 anni mentre gli altri 5 sono un 16enne, due 15enni e due 14enni. Sono tutti studenti e tutti incensurati.
A via Morghen, intanto, è intervenuto il personale del 118 per prestare le prime cure ai tre aggrediti. Per il 60enne il trasferimento all’ospedale del mare per le cure del caso, è stato dimesso. I militari dell’arma – in sinergia con la procura per i minorenni di Napoli e con la procura ordinaria – hanno denunciato i 7 ragazzini per tentata rapina in concorso e lesione personale colposa aggravata. I minori sono stati affidati ai rispettivi genitori.
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