Tragedia in Costiera Amalfitana dove una turista straniera, un’argentina di 45 anni, ha perso la vita dopo essere stata travolta da un’onda.
La donna, di cui non si conoscono ancora le generalità, stava fotografando la mareggiata in corso nel fiordo di Furore, località della costiera. In acqua era finito anche il marito che però è stato tratto in salvo.
In salvo il marito – Il marito della vittima è un 52enne: anche lui, come la donna, è stato travolto dall’onda e trascinato in acqua ma, anche grazie all’aiuto di un residente, è riuscito a mettersi in salvo ed è stato ricoverato per accertamenti all’ospedale di Castiglione in Ravello. Le sue condizioni non sono preoccupanti. I due argentini erano in vacanza a Positano.
L’aiuto di un residente – La coppia si trovava sulla spiaggia di Furore per scattare alcune foto della mareggiata quando è stata sorpresa da un’onda anomala. Quando l’onda li ha travolti, alcuni residenti si sono accorti di quanto stava accadendo e hanno lanciato una cima tra le onde. L’uomo è riuscito ad afferrare la cima ed è stato tratto in salvo, mentre per la moglie non c’è stato niente da fare. Il cadavere è stato successivamente recuperato e portato a riva. Il cadavere della vittima, portato sul molo della banchina di Amalfi, è stato poi recuperato dai militari della guardia costiera con l’aiuto di un’imbarcazione del gruppo battellieri Amalfi.
Un altro morto sulla costa campana, forse ucciso da fulmine – Il maltempo delle ultime ore che si è particolarmente abbattuto sulla Campania aveva già mietuto una vittima. La sera di martedì 22 novembre a Marina di Seiano, caratteristico borgo di Vico Equense, nota località turistica della Costiera sorrentina, un uomo è stato trovato in fin di vita. I carabinieri hanno acquisito le immagini di un sistema di video sorveglianza della zona e stanno ascoltando alcune persone presenti al momento della tragedia e che hanno anche prestato i primi soccorsi al 34enne. Secondo le prime informazioni l’uomo stava passeggiando quando è stato colpito dalla scarica elettrica che, secondo un’altra ipotesi al vaglio dei militari della locale stazione, potrebbe anche essere partita da una cabina che si trova nelle vicinanze del punto dove l’uomo, un disoccupato che saltuariamente si occupava di svolgere dei lavoretti sulle barche, ha trovato la morte.