6 persone collegate a imprese funebri a Scafati, in provincia di Salerno, sono state denunciate dopo che la Direzione Investigativa Antimafia ha scoperto che facevano uso di prestanomi per evitare l’azione antimafia delle autorità giudiziarie e andare quindi incontro a sequestri dei propri beni.
Stando al giudice per le indagini preliminari di Salerno, i veri proprietari delle pompe funebri summenzionate sarebbero una madre e un figlio. Egli ha anche disposto il sequestro di alcuni veicoli utilizzati per i servizi funebri.
Le società coinvolte nell’indagine della DIA sono «L’Eternità srl», la «MFS srl» e dell’impresa individuale «Onoranze Funebri l’Eternità».
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