L’ispettore sarebbe stato aggredito a seguito di un colloquio con un detenuto, avvenuto su richiesta di trasferimento
Carceri italiane come una polveriera, l’ennesima dimostrazione avvenuta prima del nuovo anno. Si tratta dell’episodio avvenuto durante la mattinata del 28 dicembre tra le mura del Centro penitenziario di Secondigliano. Questa volta, la vittima è un poliziotto, più precisamente un ispettore della polizia penitenziaria. L’aggressione a quest’ultimo sarebbe avvenuta a seguito di un colloquio con un detenuto per un possibile trasferimento. La reazione del recluso si è espressa in un pugno sul viso ed ‘contusioni multiple’ per l’agente. Ad intervenire per evitare che la situazione degenerasse sono state alcune guardie. L’ispettore, in seguito, è stato trasferito in Ospedale dove i sanitari hanno giudicato le sue ‘contusioni multiple’ guaribili in sette giorni, salvo complicazioni. A renderlo noto sarà il sindacato Sinappe attraverso una comunicazione.
Lo sdegno per Luigi Vargas, segretario generale aggiunto del Sinappe: “si tratta dell’ «ennesima dimostrazione di inciviltà e mancata aderenza alle regole posta in essere da appartenenti alla popolazione detenuta, è la goccia che fa traboccare il vaso e mette la parola basta come sigillo alla tolleranza dei poliziotti. Il Sinappe annuncia che chiederà »un intervento esemplare nei confronti del detenuto e una presa di posizione decisiva da parte dell’amministrazione che deve porre termine ad un tale ‘bollettino di guerra”.