Al momento è di 38 morti e decine di feriti il bilancio dell’incidente ferroviario avvenuto nella tarda serata di ieri in Grecia, poco prima di mezzanotte, vicino a Tempe, circa 380 chilometri a nord di Atene. Purtroppo però le cifre sono destinate a salire ancora perché sono circa 25 i dispersi.
Lo schianto ha coinvolto un treno passeggeri proveniente da Atene e diretto alla città settentrionale di Salonicco e un treno merci partito da Salonicco e diretto a Larissa. In base alle informazioni di Hellenic Train riportate dal sito di Kathimerini, a bordo dei due treni c’erano 354 passeggeri, tra questi 12 erano membri del personale, due dei quali in servizio sul treno merci.
Nell’incidente sono morti 8 dipendenti delle ferrovie, tra cui i due macchinisti del treno merci e i due macchinisti del treno passeggeri. I due convogli si sono scontrati frontalmente e ad alta velocità. I primi due vagoni del treno passeggeri si sono incendiati, gli altri, fino al vagone cinque sono deragliati.
L’operatore ferroviario greco Hellenic Train, gestito dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha espresso in un comunicato il suo “profondo cordoglio per il tragico incidente” e ha offerto “il massimo sostegno alle famiglie delle vittime, ai feriti e a tutti i passeggeri”. Sul fronte giudiziario è stato arrestato il capostazione di Larissa. Ma bisognerà ricostruire con attenzione il quadro delle responsabilità, per stabilire chi non si è accorto che per diversi chilometri due treni viaggiavano l’uno contro l’altro scontrandosi poi nel più grande disastro ferroviario di Grecia.
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