Accolta la richiesta di estradizione per Ciro Marrazzo, 23enne di Napoli, rientrato in Italia con un volo atterrato a Fiumicino e ora rinchiuso nel carcere di Civitavecchia.
L’uomo, che era recluso in un penitenziario greco, è accusato di tentato omicidio in concorso, detenzione e porto abusivo di arma e di lesioni personali, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.
L’indagine, che aveva portato già a gennaio all’esecuzione di tre misure cautelari (provvedimenti emessi dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia partenopea), traeva origine da due distinti episodi di sangue, tra loro collegati, avvenuti a Napoli il 29 novembre 2019, a distanza di poche ore l’uno dall’altro.
Marrazzo sarebbe il mandante del ferimento di Nicola Minieri, raggiunto in strada da diversi colpi d’arma da fuoco per aver danneggiato uno scooter di proprietà del Marrazzo. Mario Granieri è ritenuto l’esecutore materiale del raid. Successivamente Nicola Minieri e suo fratello Ciro (mandante il primo ed esecutore il secondo), per vendetta, ferirono a colpi d’arma da fuoco Antonio Granieri, fratello di Mario, mentre si trovava a lavoro. Quest’ultimo è ritenuto del tutto estraneo a dinamiche camorristiche.
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