Con il terzo scudetto alle porte, a Napoli è già festa, con le strade imbandierate e tinte d’azzurro, ma sulle modalità delle ‘celebrazioni’ è polemica, in particolare sull’ipotesi di un grande evento in Piazza Plebiscito a numero chiuso.
In ogni caso, i preparativi per i festeggiamenti – 33 anni dopo l’ultima volta – vanno avanti a ritmo serrato: già da giorni non c’è quartiere che non sia addobbato con stendardi, festoni e foto a grandezza naturale dei calciatori.
Un caleidoscopio che attira l’attenzione delle migliaia di turisti presenti in città.
Anche le resistenze degli ultimi scaramantici sono state ormai sgretolate dopo la vittoria a Torino e con il vantaggio sulla seconda aumentato a 19 lunghezze, prima della sosta per le partite delle Nazionali. E così il realismo dei tifosi ha preso il sopravvento: ora tutti pensano a come rendere indimentacabile la festa per il terzo tricolore della storia del Napoli. Ma la preoccupazione è, prima di tutto, la sicurezza.
Il Comune si appresta a varare un pacchetto di iniziative. Il sindaco Manfredi ha spiegato oggi che queste si dividono in due parti: la festa spontanea, attesa nel giorno in cui la conquista del titolo sarà matematica e una festa ‘ufficiale’ organizzata alla fine del campionato. “E’ chiaro – ha detto Manfredi – che da un lato ci sarà una festa spontanea, per la quale c’è evidentemente un problema di ordine pubblico e anche di responsabilità dei cittadini e dall’altro c’è la festa, che probabilmente sarà il 4 giugno, che per una scelta fatta da me, sarà una festa policentrica per coinvolgere tutta la città. Ci sarà un palco in ogni Municipalità oltre a quello centrale in piazza Plebiscito”. “Poi – ha aggiunto – c’è ovviamente il tema dell’ordine pubblico per la gestione degli spazi e degli accessi che è sotto l’egida della Prefettura e della Questura e stiamo lavorando insieme per garantire la massima partecipazione in sicurezza che è il nostro obiettivo, così come garantire un’espressione di gioia che tutti vogliamo”.
La grande festa di popolo (in Piazza del Plebiscito) si dovrebbe dunque svolgere a ‘numero chiuso’, ma come si possa regolare un flusso di persone che dovrebbe essere quasi incontenibile è ancora tutto da verificare. Intanto, però, è bastato che la stampa facesse riferimento all’ipotesi di organizzare la festa di piazza con un numero di accessi limitato perché sui social di scatenassero le reazioni e le polemiche. E non solo sui social. “La passione e le vittorie non si possono regolamentare con ordinanze e decreti”, dice l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, mentre Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di FI attacca: “il numero chiuso serve per iscriversi all’Università, ma è improponibile per una festa popolare come sarà quella che ci aspetta. Manfredi vada a dormire a Sessa Aurunca quel giorno, che a festeggiare in città ci penseremo noi. Con civiltà e passione”.
Altro tema che sta appassionando i tifosi è la conquista di un biglietto per lo stadio ‘Maradona’ in occasione della partita di ritorno dei quarti di finale di Champions Napoli-Milan, in programma il 18 aprile. Oggi alle 15.00 è cominciata la vendita libera dei tagliandi che in precedenza era stata riservata ai soli abbonati. Nei punti vendita si sono formate subito lunghe code, mentre moltissimi tifosi hanno tentato di realizzare l’acquisto online. Per la partita di campionato con i rossoneri, in programma al ‘Maradona’ domenica sera ci sarà il tutto esaurito. Nessuno vuol rimanere tagliato fuori dalla festa.