venerdì, Novembre 22, 2024
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Napoli: studenti riuniti contro il caro affitti, in vendita anche le tende

Fitti arrivati alle stelle anche a Napoli, protestano gli universitari della Federico II. “Bisogna espropriare i palazzi vuoti”

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di Nicolaos Nicolau

“La casa è un diritto, l’affitto è una rapina” si legge in alcuni slogan citati dagli studenti partenopei a partire da stamane della Federico II. Si tratta dell’ondata di proteste che ben presto attraverserà tutti gli atenei italiani in vista del caro affitti che sta affrontando il Bel Pese. L’Italia, dunque, non è più nella confort zone delle mete di numerosi studenti internazionali o fuori sede proprio per l’aumento dei prezzi della maggior parte degli appartamenti nei dintorni del centro e non. In particolare, gli studenti del dipartimento per gli studi umanistici dell’università napoletana hanno dato vita alla ben nota tendopoli nel cortile della struttura.

Si protesta in quanto  stanchi delle cifre esorbitanti per pochi metri quadrati o stanze fatiscenti, portati in sede anche decine di sacchi a pelo e cartelloni dal messaggio esplicito. Secondo i dati regionali, Napoli e provincia dispongono di circa 1.520 posti per gli universitari fuori sede, un dato tra i più bassi in Italia. A confermarlo anche la voce di alcuni studenti di Napoli presso i microfoni dell’agenzia nazionale:

“Noi tentiamo di fare pressione – spiega Federica – perché i pochi studentati che esistono non siano fatiscenti come sono oggi. E che ce ne siano tanti altri per i quali si possa fare richiesta e accedere”.

” Per molti studenti fuori sede diventa obbligatorio anche cercarsi un lavoro per potersi pagare un alloggio. “E’ dura – spiega Carlo – lavorare e studiare, anche perché a Napoli si lavora in condizioni difficili, prendndo paghe basse per lavori da 8 a 12 ore al giorno. Io ho amici che lavorano sei giorni a settimana, facedo una vita complicata al punto che devi pregare il datore di lavoro di avere ogni tanto un girono libero per poter dare l’esame. Gli aumenti sono molto forti: miei amici che fino a 2018-2019 avevano stanze da 250 euro al mese, oggi ne pagano 450. Questo accade per la ‘turistificazione’ di Napoli che è positiva per l’immagine della città ma non tutela chi la città la vive tutti i giorni. Anche io temo di essere cacciato dalla mia stanza che potrebbe essere trasformata in B&B “.

 

 

Nicolaos Nicolau
Nicolaos Nicolauhttps://www.instagram.com/nicogreek_69/
Studente universitario presso il DISP dell'Università Federico II di Napoli
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