Sarebbero stati due giovani, poco prima cacciati via, a sparare contro il bar di Sant’ Anastasia, in provincia di Napoli, dove sono rimasti accidentalmente feriti padre, madre e una bimba di dieci anni sottoposta a intervento chirurgico nell’ospedale Santobono del capoluogo partenopeo.
I motivi dell’allontanamento non sono ancora noti ma sembrerebbe che i due giovani siano poi tornati entrambi con armi in pugno, non si esclude anche l’uso di un’arma lunga, per vendicarsi. Le condizioni di salute dei genitori della piccola non sono state giudicate gravi mentre più serie sono ritenute quella della bambina anche se – ma il condizionale è obbligatorio – la sua vita non sarebbe in pericolo. Non è chiaro se la famiglia sia stata colpita solo da schegge o anche da proiettili. Al momento i Carabinieri di Castello di Cisterna, insieme al sostituto procuratore della Dda Antonella Serio, stanno ascoltando delle persone ritenute informate dei fatti, nessuna delle quali è stata sottoposta a un provvedimento di fermo.
AGGIORNAMENTO – È ricoverata in prognosi riservata e resterà in sedazione per 72 ore la bambina di 10 anni ferita ieri sera da un proiettile all’esterno di un bar a Sant’Anastasia. La bimba è stata trasportata all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli con diagnosi di colpo di arma da fuoco ed è stata subito sottoposta a tac per verificare la presenza del proiettile, conficcato nel rilievo osseo del cranio. È stata quindi sottoposta a un primo intervento chirurgico d’urgenza per l’asportazione del proiettile e questa mattina è stata ricoverata per impiantare un trasduttore di pressione intracranica. Per la violenza dell’impatto la bambina ha riportato un trauma cranico grave e, come sempre in questi casi, sarà mantenuta in sedazione per almeno 72 ore, durante le quali i medici del Santobono monitoreranno con attenzione tutti i suoi parametri.
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