Iniziano ad emergere i primi dettagli della follia omicida di questa mattina a Sant’Antimo in provincia di Napoli.
Non è stato ancora chiarito chi Raffaele Caiazzo, 44 anni, abbia ucciso per primo tra Luigi Cammisa, 29 anni e Maria Brigida Pesacane, 24 anni. Ma iniziano ad emergere dettagli su come il suocero delle due vittime abbia agito.
Maria Brigida è stata freddata nell’appartamento di via Caruso a Sant’Antimo dove viveva con Alfredo Caiazzo, figlio di Antonio, con i due figli della coppia di 2 e 4 anni. La donna sarebbe stata freddata in bagno con alcuni colpi di pistola. I bambini nel momento dell’omicidio pare dormissero, ma si sarebbero svegliati in seguito agli spari e al momento sarebbero sotto shock.
Invece Luigi Cammisa è stata attinto da diversi colpi d’arma da fuoco nei pressi della sua abitazione, tra piazzetta Sant’Antonio e via Diaz, dove viveva con Anna Caiazzo, figlia dell’assassino, e i loro due figli di 2 e 7 anni.
I Carabinieri della Compagnia di Giugliano stanno ascoltando Antonio Caiazzo, che intorno alle 12 di oggi si è consegnato. L’ipotesi investigativa più accreditata al momento è che l’uomo abbia potuto sospettare una relazione tra i due giovani e abbia così agito compiendo questo mostruoso spargimento di sangue.
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