venerdì, Novembre 22, 2024
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L’amore incondizionato degli italiani verso le carte prepagate

Le transazioni elettroniche a importo prepagato, quindi limitato, sono molto apprezzate dagli italiani. Secondo la ricerca “Lost in Transaction” di Skrill, circa il 33% dei nostri connazionali ha modificato i propri metodi di pagamento utilizzando proprio le prepagate per monitorare, al meglio, le spese. 

L’aumento dell’inflazione, con prezzi al consumo più alti, ha avuto degli impatti importanti in tutto il mondo, soprattutto sui metodi che permettono di controllare, in modo più accurato, la spesa. La ricerca di Skrill, società britannica che si occupa di trasferimento di denaro, “Lost in Transaction”, spiega proprio quanto siano differenti, negli ultimi anni, le abitudini degli italiani su spesa e carte prepagate. Più del 33% degli intervistati, infatti, ha cambiato i propri metodi di pagamento per andare incontro all’elevato costo della vita con circa la metà di questi che sceglie prepagate che permettano loro di monitorare la spesa.

Paysafecard: la prepagata svizzera destinata all’Italia

Tra le carte prepagate più conosciute abbiamo Paysafecard, carta emessa da Paysafecard Schweiz GmbH in Svizzera ma destinata al mercato italiano. Molto semplice, infatti, acquistarla online o nelle rivendite autorizzate nel nostro Paese in tagli da 25, 50 e 100 euro. La carta si può utilizzare, esclusivamente, fino all’esaurimento della somma versata. I siti che accettano questa carta prepagata sono molteplici e di varia natura. La lista curata da truffa.net dei siti che accettano Paysafecard è, per questa ragione, lunga e ci permette di comprendere la diffusione di questa carta che ha, come caratteristica, un PIN di 16 cifre che serve per effettuare pagamenti e operazioni. 

Il PIN a 16 cifre permette di realizzare transazioni limitandosi alla somma che è presente sulla carta, senza l’inserimento di altri dati personali e, quindi, con l’abbandono di remore e timori per phishing o furti d’identità. Una carta prepagata semplice, comoda per chi non ha transazioni importanti da fare online e vuole consumare il credito della propria carta in maniera agevole. 

Perché fare acquisti online è diventato indispensabile?

Fare acquisti online ha dalla sua due caratteristiche importanti: la prima è quella che, nella maggior parte dei casi, ci sono sconti e offerte più frequenti rispetto agli esercizi commerciali reali; la seconda è che è comodo farlo ovunque ci si trovi, sia in casa che fuori casa attraverso i device mobili. Dato ancora più interessante, oltre alle caratteristiche generali già accennate, è che, con il lockdown, gli italiani hanno imparato a fare la spesa sul web, con buona pace di coloro che erano meno avvezzi alla tecnologia e che, per causa di forza maggiore, hanno imparato a usare pc e smartphone per acquistare generi alimentari.  

Proprio spesa online e piattaforme di delivery sono stati, infatti, con un incremento del 150% nel marzo 2020, i siti più gettonati dagli utenti. Dato confortante ma un po’ strano per un paese come l’Italia arretrato rispetto ad altre nazioni sull’uso dell’online per i beni di prima necessità. Le restrizioni obbligatorie per frenare il contagio hanno, però, dato una spinta immensa verso il digitale con un incremento 30 volte più alto dell’uso di questi siti specifici rispetto agli stessi mesi del 2019. Questa abitudine, a emergenza rientrata nel corso del 2023, ha lasciato, comunque, negli italiani, un’affezione nei confronti degli acquisti sul web ma anche una maggiore scioltezza nell’uso di carte di credito, di debito e prepagate, infatti in crescita rispetto ad altri paesi nel mondo. 

Italia in controtendenza: più prepagate attive nell’ultimo anno

L’Italia si configura in controtendenza, secondo il report di Skrill , rispetto al resto del mondo: più della metà degli italiani utilizza in maniera più frequente le carte rispetto agli anni passati mentre negli altri paesi del mondo ci si ferma all’incirca al 25%. Questo significa che i nostri connazionali vogliano avere contezza delle proprie spese con maggiore tranquillità in caso di perdita o furto della carta e con buona pace del vecchio contante che, come vedremo, non è considerato più come essenziale. 

Il 39% degli italiani utilizza, dunque, maggiormente le carte di credito, dato molto importante per l’economia e le abitudini degli italiani rispetto alle operazioni finanziarie. L’uso del contante, invece, in forte crescita in tutto il mondo post crisi economica derivata dal Coronavirus, non spicca in Italia dove il 52% degli intervistati ha ammesso di non usarlo più neppure nelle transazioni fatte di persona e, di conseguenza, faccia a faccia. Anche se resta, per quasi il 60% degli intervistati, la forma di pagamento più affidabile, il contante non è più considerato indispensabile e questo, a conti fatti, è un dato importante, figlio di tempi più digitali che mai in cui la carta batte il denaro reale. 

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