Dopo circa 24 ore appaiono più chiare le circostanze che hanno portato alla tragica morte di Alessia Rescigno, 5 anni.
La bambina era da poco tornata a casa, da scuola, insieme alla madre. Poi, in un attimo, la tragedia. Alessia si sarebbe sporta troppo dal balcone della sua abitazione in via Spiniello ad Acerra e dopo un volo di circa 9 metri avrebbe colpito il selciato con la testa. Non c’è stato nulla da fare per i soccorritori. La morte di Alessia ha distrutto la famiglia, papa, mamma, una sorella maggiore e un fratello minore. Una famiglia perbene che improvvisamente si è trovata in un incubo. Gli accertamenti della Procura di Nola e dei Carabinieri di Acerra continuano, ma tutto va nella direzione della tragica fatalità.
Però lasciateci fare una riflessione, vedere pubblicata da varie testate giornalistiche la foto di Alessia è sconcertante. La corsa all’accaparrarsi qualche “like” e una manciata di visualizzazione non guarda in faccia a nessuno, nemmeno ad una bambina di 5 anni morta per una fatalità. Pubblicando la foto di Alessia avete commesso un atto irriguardoso nei confronti della famiglia. Oltre i motivi morali, ci sono quelli etici e legali. Perché voi che avete pubblicato la foto di una bambina di 5 anni dovreste conoscere qualche nozione di deontologia su vicende del genere. E dovreste anche sapere che esistono leggi sulla privacy e sulla tutela dei minori. La speranza è che la famiglia, aiutata da qualche bravo avvocato, possa rivalersi su di voi in tutte le sedi giudiziarie. Forse, è l’unico modo per farvi tornare umani e corretti.
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