La Regione “conferma la massima attenzione e la mobilitazione annunciata, a difesa della scuola campana”: lo si sottolinea in una nota in cui si ribadiscono al ministero dell’Istruzione le posizioni critiche in materia di dimensionamento scolastico.
In particolare si ricorda che “alla Campania spettano almeno 865 autonomie e non 839 come previsto, e anzi quasi ‘concesso’, dal Ministero”.
Da un allegato al decreto ministeriale 70/2023, relativo agli organici 2023/2024, emerge – si evidenzia nella nota – che per la Campania risultano: 959 istituzioni scolastiche; 26 sedi sottodimensionate; 941 sedi normodimensionate (con parametri 500/300, quelli della vecchia legge di bilancio); 865 sedi normodimensionate (con i parametri vecchi 600/400, del dl 98/2011).
“Dalla tabella appare evidente il taglio del numero di scuole (si poteva utilizzare il parametro 300/500, come fatto negli ultimi anni). Allo stato, non esiste alcun riferimento normativo o procedurale dell’Europa che, in relazione al Pnrr, preveda tagli del numero di scuole”, conclude la Regione.