venerdì, Novembre 22, 2024
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Tra arte e moda: il 28 giugno il vernissage al Complesso Donnaregina

Tra arte e moda: il 28 giugno il vernissage al Complesso Donnaregina

ANTI FASHION è il titolo dell’evento TRA ARTE E MODA 2023, appuntamento promosso e organizzato da Accademia della Moda IUAD in collaborazione esclusiva, per questa edizione, con Archivi di Ricerca Mazzini.

Antifashion sarà in mostra dal 28 giugno, serata inaugurale, al 4 luglio 2023 presso Il Complesso Monumentale Donnaregina sito in Napoli con la direzione artistica, curatela e allestimento a cura di Pasquale Esposito e Francesco Maffei, docenti presso IUAD Accademia della moda che da sempre promuove per le sue sedi di Napoli e Milano, eventi, nuove possibilità e visibilità per gli iscritti. La mostra sarà visitabile dalle ore 9.30 alle ore 16.30. Ingresso libero pagando il ticket di accesso al Museo.

Per questa edizione, agli alunni del secondo e terzo anno della Triennale di Fashion Design di IUAD Accademia della moda è stato chiesto di intraprendere un lavoro di ricerca e analisi approfondita del tema “Antifashion: Ribelli con stile” nel corso del Workshop “Trend Research & Fashion Curating”.

28 gli abiti esclusivi realizzati dagli studenti che verranno messi in mostra insieme a 18 abiti dati in prestito per l’occasione dall’Archivio di Ricerca Mazzini, tra cui si annoverano look iconici provenienti dalle collezioni più acclamate di Vivienne Westwood, Rei Kawakubo, Yohji Yamamoto, Martin Margiela, Miuccia Prada, per citarne alcuni.

La mostra “Antifashion” nasce anche con l’intento di valorizzare e far conoscere l’universo degli Archivi alle nuove leve del Fashion System.  Gli Archivi di Ricerca Mazzini sono l’eccellenza sul territorio italiano, si tratta di un enorme spazio che attualmente accoglie più di 400.000 pezzi, tra capi e accessori. Un heritage inestimabile, divenuto alcova dei guru del mondo della moda e regolarmente visitato da studiosi e creativi di tutto il globo. L’archivio si configura come un enorme scrigno di memoria palpabile di storia della Moda, ed è qui che entra in gioco la sua potenza: la possibilità di toccare fisicamente i capi, di guardarli da vicino e annusarne la storia, traendone ispirazione sia dal punto di vista dello stile sia delle tecniche di lavorazione. Sponsor Tecnico della Fashion Exhibition sarà l’azienda Bonaveri con i manichini artistici utilizzati in tutto il mondo da stilisti blasonati, griffes del lusso e curatori di musei di tutto il globo.

Quando si parla di moda è immediata l’associazione che ci riporta ai grandi nomi della Haute Couture o ai maestri di eleganza e stile, celebrati dalla storia del costume. Esiste però un altro modo di dettare tendenza, un aspetto del sistema moda che per molto tempo è stato osteggiato dagli addetti ai lavori, composto da frange di ribelli capaci di creare delle piccole realtà non conformi alla cultura dominante, innestare tendenze e vestire l’anima dei propri abiti.  Quella dei “Ribelli con stile” è una storia che presenta accoliti davvero ragguardevoli: dai Punker agli Esistenzialisti, dai Goth fino alla frangia estremista Glam Rock e poi Mods, Bikers, Rockabilly e così via…un crogiolo di tribù urbane capaci di infrangere le leggi precostituite per immergersi nella propria soggettiva visione del mondo.

Il termine Antifashion è l’ossimoro perfetto e inizia la sua ascesa intorno agli Anni 60/70 del Novecento con il fiorire della Subcultura Hippy e delle legioni Gay e Femministe. Lo scettro di Antifashion passerà poi nelle mani del Punk e del Grunge per poi contagiare e dar vita a diversi stili, maniere, atti politici e scalare charts musicali in giro per il mondo intero.

A legarsi indissolubilmente all’ Antifashion è l’icona anticonformista della moda, la leggendaria Vivienne Westwood che muove i primi passi in una Swinging London servendosi di audacia e un pizzico di stravaganza ascende al trono della moda, divenendo l’indiscussa regina del punk. Antifashion diviene stendardo di tutto ciò che non è nella norma, ovvero il “diverso” di cui tutti temono gli effetti a breve e lungo termine. Nei primi anni ‘80 le passerelle mondiali vengono invase da look che prediligono squarci irregolari, materiali e accostamenti arditi, tutto rigorosamente total black. Lo spirito Antifashion di Yohji Yamamoto, di Rei Kawakubo e del suo marchio Comme de Garçons che da nuova sostanza al diverso. Gli anni ‘90 segnano l’avvento del Minimalismo estremo, Helmut Lang è il capostipite di questa generazione, opera sugli abiti con dovizia chirurgica, prediligendo tagli puliti e non contaminando le sue idee con alcun colore. Tra le pieghe e i risvolti del minimalismo si cela l’Antifashion che uscirà allo scoperto con l’epifania estetica di Martin Margiela, l’atipico della moda e nella filosofia individualista di Ann Demeulemeester e della squadriglia degli Antwerp six. Una menzione d’onore per aver arricchito di valore e significato l’Antifashion viene riservato a Issey Miyake, manipolatore eccelso del tessuto e a Miuccia Prada, per il suo impegno incomputabile di lenta e inesorabile disgregazione degli stereotipi e per i suoi atti di impura ribellione all’interno del magniloquente universo del Fashion system.

About Archivi di Ricerca Mazzini

 

Gli Archivi di Ricerca Mazzini, nascono dalla passione di Attilio Mazzini alla fine degli anni Settanta, quando inizia una meticolosa ricerca di colori, forme e design originali. Raccoglie e custodisce una collezione di 400.000 capi ed accessori.
Gli Archivi di Ricerca Mazzini sono il luogo in cui ogni singolo pezzo assume un valore aggiunto aprendo percorsi plurali di idee e di creatività. Superato il concetto di “museo della moda”, essi rappresentano un progetto culturale ricco di contenuti stilistici, rivolto alle aziende del settore, alle scuole e ai professionisti della moda.
La collezione è suddivisa in 2 settori, uomo e donna ,su tre piani per un’area complessiva di 5.500 mq, organizzati per tipologia di prodotto per poter facilitare la consultazione e la ricerca. Tutti i capi sono sistemati in relazione alla tipologia di indumento, del periodo storico e dello stilista ideatore.
Gli Archivi di Ricerca Mazzini mettono a disposizione del cliente un servizio di noleggio, fornitura ,consultazione e conservazione. Essi rappresentando un progetto lavorativo e culturale in continua evoluzione.

 

About IUAD – Accademia IUAD

L’Accademia della Moda IUAD nasce con i suoi primi corsi negli anni Sessanta da un’idea di Domenico Lettieri, maestro dell’arte sartoriale, che in quegli anni si preoccupò di creare un sistema per portare nuova linfa al mondo della tradizione sartoriale.

Ancora oggi, da ormai più di quarant’anni, l’Accademia della Moda opera nel campo della formazione nelle discipline della moda del design e della comunicazione, offrendo una vasta gamma di percorsi formativi, che vanno dal design della moda e degli interni, alla modellistica industriale, con un sistema protetto da copyright per tutti i settori dell’abbigliamento (uomo, donna, bambino, casual, underwear, intimo e corsetteria, camiceria) e delle calzature. I docenti dell’Accademia sono professionisti del settore con alle spalle anni di esperienza sia nel campo formazione che aziendale e tutti i corsi vengono impartiti con l’ausilio delle più moderne attrezzature e con l’utilizzo dei più aggiornati software del settore, per essere in grado di rispondere alle esigenze degli studenti ma anche delle aziende partners, con cui l’Accademia instaura un dialogo costante con lo scopo di capirne le necessità, le richieste e definire così adeguati profili professionali da formare per rispondere sempre al meglio alle richieste del mercato e alle nuove strategie industriali.

L’istituzione è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca tra le Istituzioni AFAM per i corsi Triennali di I Livello in DESIGN E ARCHITETTURA DEGLI INTERNI, DESIGN DELLA MODA E DESIGN DELLA COMUNICAZIONE, FASHION BUSINESS & MANAGEMENT, per i Bienni Specialistici di II livello in ART DIRECTION & COPY WRITING, DESIGN DELL’ACCESSORIO e da quest’anno il corso triennale di REGIA PER IL CINEMA E PER LA PUBBLICITà.

Ad oggi IUAD, il cui Presidente è Michele Lettieri, conta due sedi, quella storica di Napoli e di Milano.

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