Yevgeny Prigozhin proprietario e comandante del gruppo militare Wagner ha annunciato che in Russia è iniziata la guerra civile.
Dopo che le truppe mercenarie si sono ritirate dall’Ucraina la scorsa notte, rientrando nel confine russo, l’escalation militare continua a salire senza sosta. La città di Rostov è in mano alla milizia mercenaria, anche se le truppe cecene fedeli a Putin sono entrate dell’oblast della città russa e nelle prossime ore potrebbero esserci feroci scontri.
In mattinata, dopo il discorso alla nazione di Vladimir Putin, Yevgeny Prigozhin ha risposto affermando di voler arrivare fino a Mosca e prendere il ministro della difesa e giustiziarlo nella piazza rossa. Così le truppe mercenarie hanno continuato l’avanzata verso nord, arrivando fino alla città di Voronezh a circa 500km da Mosca. Qui ci sono stati scontri tra esercito regolare e mercenari, con un elicottero abbattuto e uno stabilimento petrolchimico colpito da un missile. E a quanto pare le milizie sarebbero già entrante nella regione di Lipetsk, a circa 4 ore d’auto dalla capitale russa.
Proprio a Mosca, agli ingressi meridionali della città, sono in corso fortificazioni militari in attesa dell’arrivo della colonna della Wagner. Intanto è giallo su una possibile fuga di Putin e alcuni elementi importanti del governo russo verso San Pietroburgo.
Sul fronte ucraino, dopo una notte di bombardamenti indiscriminati, le truppe di Kiev pare stiano approfittando delle difficoltà interne alla Russia, conquistando più facilmente territori occupati ad est e a sud. Intanto, la Nato e gli Usa hanno affermato di seguire con attenzione l’evoluzione di quanto sta accadendo all’interno dei confini della Russia.
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