Ad Arzano ha ricevuto minacce un barista che in passato aveva denunciato la camorra. A rendere noto l’inquietante episodio è stato il Comitato di liberazione dalla camorra Area nord di Napoli che invita le istituzioni e la società civile a non lasciare solo Giovanni.
“Giovanni, il barista di Arzano che denunciò i camorristi che volevano imporgli 2.000 euro di pizzo al mese, è stato nuovamente minacciato da un parente di uno degli estorsori che aveva fatto arrestare. Tra l’altro, è stato minacciato davanti alla figlia, una bambina, e alla mamma.
Con il Comitato di liberazione dalla Camorra, ad aprile, scendemmo al suo fianco per dimostrargli, fisicamente, la nostra solidarietà e quella di tutti coloro che vogliono vivere senza l’oppressione della camorra.
Ora Giovanni ha dimostrato un’altra volta di avere coraggio perché, di fronte alle minacce di un parente di uno dei suoi estorsori, che non si è preoccupato neanche della presenza della figlia e della mamma di Giovanni, ha deciso di denunciare. Ancora una volta ha fatto la scelta migliore. Ora tocca a tutti noi non lasciarlo solo e continuare a sostenere la sua battaglia contro i camorristi che portano solo miseria e degrado. Giovanni non è solo. Giovanni non deve restare solo”.
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