Divampa la polemica dopo l’articolo firmato da Filippo Facci in merito all’inchiesta sul figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, accusato da una 22enne di violenza sessuale.
A fare scalpore un articolo uscito ieri su Libero. «Le sofisticate scienze forensi non impediscono che alla fine si scontri una parola contro l’altra, e che, nel caso, risulterà che una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa e che perciò ogni racconto di lei sarà reso equivoco dalla polvere presa prima di entrare in discoteca». Un pensiero che si fa anche fatica a commentare. Che ha acceso una enorme polemica.
«I contenuti espressi da Filippo Facci sono incompatibili con i valori e le policy del Servizio Pubblico, per quanto riguarda la tutela della parità di genere e un forte impegno contro ogni forma di violenza sulle donne. I vertici RAI sospendano la striscia del giornalista», ha scritto u Twitter Francesca Bria, consigliere di amministrazione della Rai. Dal mese di settembre il giornalista di Libero dovrebbe iniziare un programma di approfondimento quotidiano all’interno del TG2.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’Ordine Nazionale dei Giornalisti che attraverso FNSI, Usigrai, GiULiA e la commissione pari opportunità dell’ordine, si riservano di presentare un esposto al Consiglio Disciplinare.
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