Dovrebbe essere ascoltata nei prossimi giorni dai pm milanesi la ragazza che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato. Il suo racconto, insieme a quello di alcuni testimoni che hanno incontrato i due nella notte fra il 18 e il 19 maggio e all’analisi dei cellulari, puntano a chiarire la precisa di dinamica di quanto accaduto quella notte.
Intanto il “Corriere della Sera” ha pubblicato le conversazioni della ragazza con un’amica quando si trovava ancora a casa La Russa: “Mi sono risvegliata da La Russa… (…) ma che problemi ho… O mi hanno drogata. Non mi ricordo bene, non va bene, faccio troppi casini. Non sono normale, raccontami di ieri. Mi sto prendendo male, ma davvero, troppo. Cosa è successo? Mi sono svegliata qui da lui e non ricordo nulla. Aiuto…”.
È una lunga conversazione quella che la ragazza ha con un’amica, la quale le dice: “Penso che lui ti abbia drogata, ma tu non mi ascoltavi ieri, sei corsa via e non ti ho più trovata”. “Ho paura, me ne sto andando”, scrive allora la 22enne, dopo che l’amica le ha detto che la sera prima si comportava in maniera strana dopo aver bevuto un drink: “Io ti volevo portare a casa mia, te l’ho detto più di una volta ma non ragionavi proprio, non so come spiegarlo, non eri tu”.
Le due ragazze parlano anche della droga che avrebbero consumato insieme prima di incontrare La Russa: “Ti ha per forza drogata, non può essere c (forse: cocaina, ndr).
Non ti fa quell’effetto. Non era mai successo tutte le altre serate”, dice l’amica.
La conversazione poi si interrompe fino alle 15:18, quando la ragazza sta andando alla Mangiagalli e scrive: “Vado in ospedale. Sta venendo mia madre a prendermi”. E l’amica risponde: “È giusto che denunci la cosa, però stai veramente attenta, suo padre è il presidente del Senato”.
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