Il mare antistante la città di Napoli è diventato verde per un fenomeno naturale legato al caldo torrido di questi giorni. La circolazione atmosferica non ha consentito il ricambio delle acque.
Ci eravamo permessi di ipotizzarlo anche noi ieri e oggi lo ha confermato l’Arpac. Delusi gli organi d’informazione che non perdono occasione per screditare la città di Napoli dall’interno.
“Il fenomeno, spiegano i tecnici in una nota, è riconducibile alla stabilizzazione di un regime di alta pressione di origine africana (“bolla africana”) che ha ritardato la formazione dell’anticiclone delle Azzorre. Tali condizioni hanno rallentato il normale ricambio delle acque del Golfo impedendone il rinnovamento“. Condizioni che hanno “determinato probabilmente un’abbondante proliferazione del fitoplancton responsabile della colorazione anomala“.
Intanto l’Arpac ha attivato “controlli straordinari ad hoc, impegnando mezzi e personale in aggiunta a quelli assegnati ai prelievi di routine già sistematicamente calendarizzati per il capillare monitoraggio delle acque di balneazione lungo tutta la costa campana. Prelievi aggiuntivi sono stati svolti stamattina lungo il litorale di Napoli e provincia, e inoltre ulteriori indagini verranno effettuate a breve al fine di verificare le caratteristiche chimico-fisiche della colonna d’acqua (temperatura, salinità, clorofilla, ossigeno, torbidità, ph) per meglio inquadrare le condizioni ambientali alla base dell’anomala colorazione“, prosegue la nota.
Insomma, nessun sversamento criminale nelle acque, e nessun malfunzionamento dei depuratori. Semplicemente la reazione della natura alle condizioni climatiche attuali.
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