“Quali rischi con le elevate temperature e la siccità? C’è ne parla il Comandante Biagio Chiariello”
Ad Arzano, città nell’area a nord di Napoli, l’attenzione della polizia locale, guidata dal colonnello Biagio Chiariello, è ancora alta sulla tematica prevenzione incendi dei terreni incolti. Il lavoro avviato da anni ha consentito di “aggiornare” la mappa dei terreni incolti e a rischio incendi elevato a causa del forte caldo e spesso compromesso dall’allarme siccità.
“Il lavori c’è, e si vede – riferisce il comandante Chiariello – abbiamo effettuato sopralluoghi in circa 30 terreni, di cui molti risultati ripuliti dopo le diverse sanzioni degli anni passati. Ciò significa che la repressione prima e la prevenzione poi stanno funzionando e per questo va un grazie a quei proprietari che hanno avviato una collaborazione con le istituzioni. In alcuni casi però, siamo dovuti ricorrere ancora a delle sanzioni contro i proprietari incuranti”.
Ma quali rischi si corrono se viene appiccato un incendio in un terreno in estate ?
“Guardi, la battaglia è principalmente rivolta a tutelare la salute che spesso è compromessa nel caso di terreni abbandonati. Pensi Nono solo agli incendi, ma anche ai problemi igienico sanitari dovuti alla presenza di ratti, rettili, insetti, e tutto quanto rappresenta un problema per la salute umana. Poi, gli incendi e righi alimentati dalle elevate temperature estive , rappresentano un grave pericolo per gli anziani, ai bambini, agli asmatici soprattutto neonati, costretti a chiudersi dentro casa”
Lei ha sotto controllo i siti? Anche a Calvizzano, dove era sovraordinato, a Frattamaggiore e ovunque ha adottato un registro?
“Guardi noi abbiamo creato un registro dive è confluita una mappatura dei terreni incolti , una banda dati per capirci e una piantina con localizzazione di tutti i terreni. Siamo riusciti a censirli, ma solo dopo qualche anno e ora abbiamo la banca dati. Anagrafiche, dati catastali, ubicazioni. È un lavoro che porta risultati, ma se ti dedichi. A Calvizzano, Frattamaggiore e in tutti i territori dove ho operato ho creato un metodo di lavoro, e funziona“.
Gli incendi sono calati ?
“Indubbiamente. Pensi che l’anno scorso, dati alla mano con la sala operativa dei vigili del fuoco, gli interventi sul territorio per incendi presso fondi sono notevolmente diminuiti, o addirittura azzerati“.
Quindi anche i vigili del fuoco ringraziano ?
“Sicuramente. Ma guardi chi ne beneficia è soprattutto il cittadino, anche indirettamente. Le spiego. I vigili del fuoco, verso cui ormai c’è una consolidata collaborazione e che ringrazio, intervengono non solo per gli incendi. Se noi limitiamo i loro interventi sul territorio, possono dedicarsi ad altri eventi come il soccorso alle persone in difficoltà, come ad esempio l’anziano che in estate resta chiuso in casa perché si sente male e bisogna forzare la porta o entrare dal balcone per soccorrerlo . O ai soccorsi stradali per tirare fuori feriti intrappolati nelle auto e altri interventi . Azzerando gli incendi, non verranno chiamati e potranno dedicarsi ad altro”.
Ci sono anche altri benefici in merito?
“Ovvio. Pensi al problema siccità, se c’è crisi idrica, ripulendo i fondi azzeriamo la necessità di impiegare acqua per spegnere gli incendi. Immagini che per un piccolo fondo interessato da fiamme, ci vogliono quantitativi di acqua enormi e questo non possiamo permettercelo visto che in questo momento storico di forte siccità, l’acqua è ancora più di prima un bene prezioso”.
Nonostante ciò lei è impegnato anche in terra dei fuochi ?
“Si. L’impegno è a 360 gradi. Proprio ultimamente abbiamo effettuato controlli a tre autoriparatori di cui uno sequestrato e i rifiuti da lavorazioni meccaniche sono spariti dallo stesso. Si contano in una trentina le attività controllate in pochi anni”.
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