Emergono dettagli sull’inchiesta che ha portato all’arresto della direttrice dell’ufficio postale di San Tammaro in provincia di Caserta.
Per la donna le accuse sono pesantissime: peculato e autoriciclaggio. Poste Italiane l’ha immediatamente sospesa dal servizio. La Guardia di Finanza ha ricostruito l’intera vicenda.
La donna G. G. di 56 anni, si sarebbe appropriata di circa 600mila euro sottraendoli dai libretti o dai conti correnti di ignari anziani clienti. I finanziari hanno sequestrato beni e oggetti di lusso per un valore pari a quello sottratto ai clienti dell’ufficio postale di San Tammaro. La denuncia è partita da un familiare di una delle vittime che ha notato un consistente ammanco sul conto corrente.
Appena la ex direttrice ha saputo di essere sotto inchiesta ha anche contattato i clienti ai quali aveva sottratto denaro per tranquillizzarli per evitare ulteriori denunce. Ma nel frattempo, continuava ad acquistare borse e scarpe griffate sequestrate poi dalla Guardia di Finanza.
Attualmente la donna si trova agli arresti domiciliari.
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