Una mareggiata rapida ma intensa. I forti venti dal quadrante occidentale e le onde, che soprattutto nella notte hanno imperversato nel golfo di Napoli, hanno creato più di un danno lungo le coste dell’isola d’Ischia.
La situazione più critica si è registrata alla Spiaggia degli Inglesi, un piccolo arenile poco distante dal porto, dove la furia del mare ha praticamente distrutto la piattaforma in legno di un lido balneare, con danni per diverse migliaia di euro. Anche per questo il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, ha dichiarato lo stato di calamità naturale e, in una nota inviata alla Regione Campania, alla Città Metropolitana e al Prefetto, chiesto di “intervenire tempestivamente al fine di evitare ulteriori danni, tutelare l’abitato costiero, la spiaggia e le strutture balneari, attraverso opere che consentano il ripristino dello stato dei luoghi e, soprattutto, il consolidamento e la rifioritura delle scogliere a protezione dell’area”.
Un’area già compromessa in parte dalle mareggiate e dagli eventi calamitosi del 2019 e che, aggiunge il primo cittadino, era già oggetto di attenzione della Città Metropolitana, con studi e interventi di salvaguardia di un versante “molto esposto ai moti ondosi e a un fenomeno di erosione del costone sovrastante”.
Disagi anche su tutto il litorale di San Pietro e a Cartaromana, in parte off limits il lungo arenile dei Maronti, mentre le condizioni meteomarine hanno portato alla sospensione di più collegamenti veloci con la terraferma, in particolare nel corso della mattinata.
E la conta dei danni amplifica la percezione, sempre più diffusa, di una protezione inadeguata per alcuni tratti di costa dell’isola, particolarmente vulnerabili, tanto più in uno scenario che espone a fenomeni estremi con maggiore frequenza e intensità rispetto al passato. “Anche per questo – dice il sindaco di Ischia – non vogliamo esporre il nostro territorio a rischi evitabili: prevenire è meglio che curare”.
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