Ha chiesto soldi al titolare di un’azienda impegnata nei lavori di pulizia e di manutenzione all’interno dell’ospedale del Mare di Ponticelli. Per questo la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di una persona ritenuta gravemente indiziata del reato di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso.
In particolare, l’indagato, avrebbe preteso il pagamento della somma in nome del clan De Luca Bossa.
L’episodio contestato risale allo scorso dicembre, quando una persona aveva avvicinato i responsabili della ditta e aveva fatto la richiesta di denaro, motivandola esplicitamente come soldi dovuti al clan De Luca Bossa per il “permesso” di continuare a lavorare su quel territorio.
Subito dopo la denuncia sono partite le indagini, gli investigatori hanno identificato il presunto responsabile ed è così arrivata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Dell’uomo, però, non c’era traccia: era sparito dal territorio. Una “fuga” che, ritengono gli inquirenti, potrebbe essere collegata all’ennesima rottura degli equilibri criminali nella periferia orientale di Napoli, dove ormai da anni il cartello composto dai De Luca Bossa – Minichini – Casella si contrappone a quello del De Micco – De Martino.
Le ricerche si sono concluse ieri, quando il presunto estorsore è stato rintracciato in un’altra provincia campana ed è stato arrestato.
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