L’emergenza presso l’aeroporto di Catania persiste: è a causa del recente incendio scoppiato proprio presso i locali dell’aerodromo di Fontanarossa che i passeggeri sono costretti a diversi disagi, tra cui dirottamenti e cancellazioni dei voli.
“Un calvario senza fine per i passeggeri. Perdite ancora incalcolabili per le imprese. Un grave danno d’immagine per la città, proprio nell’anno in cui il sistema turistico si preparava a registrare il ‘tutto esaurito’”. Lo scrive Confindustria Catania, in una nota nella quale afferma come sia “inaccettabile constatare che nel momento in cui occorrerebbe una reale presa di coscienza rispetto all’inadeguatezza di un sistema che non è riuscito ad affrontare con efficacia l’emergenza scaturita dall’incidente, si continuino, invece, a diffondere da parte dei vertici della Sac dichiarazioni che stridono con la realtà dei fatti. Se è vero, com’è vero, che ancora adesso, la situazione di caos venutasi a creare può essere toccata con mano da migliaia di passeggeri lasciati allo sbando”.
Il danno per le imprese
Confindustria interviene anche sul danno diretto e materiale patito dalle imprese turistiche, che “è quello più evidente, con migliaia di prenotazioni cancellate o riprogrammate, sempre in balia di informazioni carenti sulle attività dello scalo. Ma la filiera del danno che si è abbattuto sull’intero sistema produttivo e su cittadini e imprese è ben più articolata”. Pesa, secondo gli industriali etnei, anche “il tentativo di dipingere l’accaduto come una fatalità verso la quale non si potesse reagire con migliore tempismo; verso la quale il management della società e tutti gli attori coinvolti, responsabili della gestione di uno tra i principali aeroporti d’Italia, non potessero schierare le migliori competenze di cui dispongono, sia interne che esterne”.
Risalire alle responsabilità, velocemente
La richiesta è quindi quella di risalire velocemente alle responsabilità “per trarne le dovute conseguenze, e aumentare le capacità di fronteggiare anche le emergenze minori che si possono verificare in una struttura altamente sensibile, sarebbe il primo passo per ristabilire un clima di chiarezza. Servirebbe a stemperare la pesante sfiducia ingenerata tra cittadini e imprese, che pagano lo scotto di una gestione certamente manchevole e non più sostenibile. Occorre un intervento politico istituzionale risolutivo e deciso, per garantire al più presto un ritorno alla “piena operatività” e un immediato innalzamento dei livelli di qualità e sicurezza, imprescindibili obiettivi di un aeroporto che rappresenta la principale porta di accesso del Mediterraneo“, conclude Confindustria Catania.