Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha inviato una corona di alloro alla lapide posta all’ingresso della Basilica di Santa Chiara in ricordo del bombardamento del 4 agosto 1943, che distrusse interamente “una delle Chiese più belle della città”.
Così in una nota di palazzo San Giacomo, La data del 4 agosto anticipa le celebrazioni per l’ottantesimo anniversario delle 4 giornate di Napoli.
Il 4 agosto del 1943 infatti, dopo due anni di bombardamenti notturni, Napoli e in particolare Santa Chiara vengono colpite pesantemente: la Basilica, dopo il restyling barocco del Vaccaro, viene distrutta quasi totalmente da un incendio durato quattro giorni.
Al termine della guerra, la commissione incaricata si occupa del rifacimento della basilica. Roberto Pane propone di bocciare il rifacimento barocco e utilizzare le linee gotiche. I lavori iniziano e si concentrano sul recupero delle statue e degli interni, con attenzione ai sarcofagi. Il tetto viene rifatto in calcestruzzo e con un manto in cotto. Ma i principali cambiamenti di un falso gotico risiedono prevalentemente nel rifacimento delle vetrate non propriamente come le bifore trecentesche e nel baldacchino del re Roberto d’Angiò, voluto dalla Regina Giovanna.
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