Le prospettive per l’area dell’euro rimangono molto incerte
Milano, 31 ago. (askanews) – “L’inflazione complessiva è scesa, soprattutto grazie all’esaurimento dei precedenti shock sul lato dell’offerta. Tuttavia, le pressioni di fondo sui prezzi rimangono ostinatamente elevate, con i fattori interni che sono ora i principali motori dell’inflazione nell’area dell’euro. Pertanto, una politica monetaria sufficientemente restrittiva è fondamentale per riportare tempestivamente l’inflazione al nostro obiettivo del 2%”. Lo ha detto Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Bce, a una conferenza organizzata dalla Banca centrale europea e dalla Federal Reserve.
“Dopo oltre un anno di significativa stretta monetaria, le prospettive per l’area dell’euro rimangono molto incerte – ha sottolineato -. L’attività si è visibilmente moderata e gli indicatori prospettici segnalano una certa debolezza. Tuttavia, permangono importanti sacche di resistenza, soprattutto nel mercato del lavoro”.
“Con l’approccio dipendente dai dati, non possiamo prevedere dove sarà il picco dei tassi, né per quanto tempo i tassi dovranno essere mantenuti a livelli restrittivi”, ha spiegato. “Inoltre, non possiamo impegnarci in azioni future, il che significa che non possiamo scambiare la necessità di un ulteriore inasprimento della politica monetaria oggi con la promessa di mantenere i tassi a un certo livello più a lungo”.