Il terrore della Russia nasconde debolezza, non è segno di forza
Cernobbio, 1 set. (askanews) – “Senza la Crimea, senza il Donbass, non ci può essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi una pace sostenibile neppure nell’area europea”. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, parla dal 49esimo forum Ambrosetti a Cernobbio dove ha ribadito a più riprese la debolezza della Russia e dello stesso Putin.
“Il terrore non significa forza ma nasconde la debolezza” avverte. “Noi vediamo chiaramente le cose, vediamo chi è il nemico: non c’è forza dall’altro lato, sono solo capaci di bombardare le nostre case, stanno solo commettendo crimini contro l’umanità. Chi vede forza in un missile lanciato contro un aereo che vola in assoluta pace? Chi vede forza in un leader che deve scappare su un mezzo blindato, un treno blindato?”. La stessa debolezza Zelensky la vede “nel caos che stanno creando in Africa” e nella morte di Evgenij Prigohin ammesso dice che lo abbia veramente ucciso (“stiamo ancora aspettando la conferma” precisa).
“Tutto questo – sottolinea il presidente ucraino – conferma che non possiamo fidarci di Putin: la sua parola non vale nulla. E’ impossibile andare a negoziare con Putin date queste premesse, perché non riesce a mantenere le sue stesse parole, le sue promesse. Putin mostra la sua debolezza attraverso le sue parole”.
Il suo intervento in videoconferenza al Forum Ambrosetti è stata anche l’occasione per ringraziare il nostro Paese: “La collaborazione con l’Italia è fondamentale ogni giorno, così come degli altri Paesi. Non abbiamo mai avuto dubbi rispetto alla forza delle decisioni italiane rispetto al supporto all’Ucraina”.