Il 7 settembre all’Italian Pavillon
Roma, 2 set. (askanews) – Il cortometraggio “Segni molto particolari” sbarca il 7 settembre all’Italian Pavillon, nell’ambito degli eventi legati all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Il progetto è un inno all’inclusività e al valore della diversità. La protagonista Laura, agente tecnico della Polizia di Stato, è una campionessa di nuoto, cieca dalla nascita, che al termine della sua brillante carriera sportiva nel Gruppo delle Fiamme Oro, sarà impiegata in un Commissariato dove – tra fantasia e realtà – riuscirà, con l’aiuto dei suoi colleghi, e grazie al suo intuito e alla sua empatia, a risolvere un caso misterioso.
Scritto e diretto da Alessandro Parrello, che è anche produttore con la West 46TH Films, insieme a Maddalena Mayneri e Roberto Ciufoli, che ne è co-autore, il film è patrocinato dal Comitato Italiano Paralimpico. Protagonisti di questo divertente poliziesco, che racconta la disabilità in chiave ironica e profonda, sono Federica De Benedittis, Massimo Wertmüller, Roberto Ciufoli, Simone Colombari, Niccolò Gentili, Daniela Morozzi, Lidia Vitale e lo stesso Parrello.
Il cortometraggio si inserisce in un percorso voluto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza volto all’utilizzo dei più moderni strumenti audiovisivi per raccontare i valori di solidarietà, legalità, inclusione ed amicizia che accompagnano il lavoro quotidiano degli uomini e delle donne della Polizia di Stato che si è dimostrata al passo con i tempi arruolando 13 atleti paralimpici che l’11 luglio scorso hanno prestato giuramento solenne di fedeltà alla Repubblica entrando a far parte a tempo indeterminato del ruolo tecnico-scientifico della Polizia di Stato.
Sempre nella stessa kermesse sarà presentato il cortometraggio “A voce nuda” che tratta il dilagante fenomeno del sextortion ideato dalla produttrice Manuela Cacciamani, e realizzato con Rai Cinema. Il corto racconta la storia di Camilla una giovane influencer che intraprende una relazione online con un suo follower e diviene vittima di sextortion. Le sue foto private divulgate sui social, la fanno cadere in un vortice di profonda vergogna e sfiducia verso il mondo esterno, portandola a chiudersi ed abbandonare la sua passione per la musica. Camilla sarà aiutata dalla sua insegnante di canto, l’attrice Andrea Delogu e da un amico pianista a riprendere in mano la sua vita. La ragazza sul finale troverà il coraggio di denunciare l’accaduto al suo pubblico online, riprendendo a condividere la sua musica sui social. La progettualità è stata realizzata d’intesa con la Polizia Postale e delle Comunicazioni attraverso l’attività di consulenza degli specialisti.