Lunedì sera un vasto incendio è divampato ad Afragola nell’ex discarica della “Scafatella”. A quanto pare il fronte del fuoco è molto esteso e il vento forte non aiuterà di certo i Vigili del Fuoco giunti sul posto per spegnere i vari focolai.
Ad avvertire la cittadinanza del rogo Francesco Zanfardino (Partito Democratico) e il consigliere comunale d’opposizione Antonio Iazzetta.
In questi istanti ad Afragola sta bruciando la ex discarica “Scafatella” ed i dintorni. Da poco sono arrivati i vigili del fuoco, che avranno molto da fare per spegnere un incendio esteso in molti punti. Non è una novità, la strada che costeggia l’ex discarica è nota per lo sversamento abituale, perenne di rifiuti speciali e per essere costantemente oggetto, insieme all’area circostante, di roghi tossici.
Certo l’estensione dell’incendio, così imponente, almeno stavolta scuota tutti i livelli istituzionali e induca azioni concrete, dalle più complesse alle più semplici.
Non si attenda l’attuazione dei progetti di videosorveglianza! Come mi ha fatto notare Anna Giustino, in passato la strada presentava agli ingressi delle sbarre per limitare l’accesso ai veicoli degli sversatori. Può essere un modo per porre subito un freno al problema e, poi, per integrare la futura azione di videosorveglianza, che pure va accelerata nella realizzazione (e poi fatta funzionare davvero…). Nell’area intorno alla Scafatella e in tutte le altre zone abitualmente oggetto di sversamenti e roghi. Tante, troppe. Scrive Francesco Zanfardino su Facebook.
L’ennesimo disastro ambientale annunciato. Sta bruciando la discarica della Scafatella ad Afragola, l’area a ridosso della Chiesetta di campagna dove è venerata la Madonna amata soprattutto dagli agricoltori. A denunciarlo Francesco Zanfardino.
Nel corso degli anni ’80 e ’90 furono ammassati rifiuti di ogni genere, mentre intorno il panorama cambiava in vista della costruzione dell’area commerciale dell’Ipercoop e della stazione dell’Alta velocità.
E, nel corso degli anni, si sono ammassati anche progetti e promesse di bonifiche e riqualificazioni. Rimasto tutto sulla carta.
Ora la priorità, una volta spento l’incendio, è capire se e quali conseguenze avrà sulle campagne e l’aria circostanti, ma subito dopo bisognerà esigere finalmente una bonifica e una riqualificazione e trasformare l’area magari in un parco pubblico a disposizione di tutti… Scrive invece il consigliere Antonio Iazzetta.
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