“Fino a una settimana fa non c’erano né i 30 milioni di euro per Caivano, né il commissario, nulla, niente di niente. Quindi per ora siamo contenti“. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera don Maurizio Patriciello, sacerdote del Parco Verde di Caivano, hinterland a nord di Napoli.
“Accanto alle norme bisogna mantenere i piedi per terra e la voglia di andare incontro a questi bambini, di comprendere il disagio. Se mancano i genitori lo Stato se ne deve far carico con insegnanti, vigili, assistenti sociali – afferma – Ho sempre pensato che bisognerebbe abbassare la maggiore età dinanzi a reati gravi come per esempio l’omicidio di Giovanbattista Cutolo: cioé a 17 anni sono uomini scafati. Per il resto sono anche questioni tecniche: sono convinto che servano pene certe, ma la repressione va accompagnata sempre dal sostegno alle famiglie, all’educazione, al lavoro“.
“Ho sentito tante cose in questi giorni su Parco Verde, ma da chi non conosce a fondo la realtà. Dobbiamo calarci in questo disagio, talvolta è un grido di aiuto. Ma i poveri danno fastidio, diciamocelo, non abbiamo voglia di affrontarli. Non ci facciamo prossimo. Non li amiamo: queste persone si sentono ghettizzate, costrette in questi quartieri perché altrove non potrebbero andare. Una famiglia di Parco Verde non potrebbe andare via“, aggiunge.
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