Nel Milanese, iniziativa contro la povertà educativa
Milano, 12 set. (askanews) – Fondazione Libellula, dedicata a bambini e bambine in difficoltà economica, ha distribuito dalla fine della scorsa settima ad oggi, primo giorno di scuola in molte cittadine della Lombarida, più di 60 kit scolastici a bambine, bambini e adolescenti le cui famiglie sono in condizioni di vulnerabilità e povertà. L’iniziativa si è svolta presso lo Spazio di Via Marinetti a Milano.
“Augurandoci che l’anno scolastico che sta per iniziare possa essere ricco di riflessioni sull’inclusione e la parità di genere – ha detto Marzia Scuderi, responsabile Sviluppo e Gestione dei Progetti di Cura di Fondazione Libellula – abbiamo preparato questi kit, tenendo conto delle differenti classi che possono frequentare i bambini e le bambine. Il materiale scolastico è differenziato per fasce d’età, ma non per genere, per favorire l’inclusione e la parità di genere sin dall’infanzia attraverso piccoli gesti concreti.”
Secondo una stima Assoutenti, quest’anno affrontare l’anno scolastico costerà in media tra il +8 e il +10% . La povertà educativa come carenza di strumenti che consentono di scardinare pregiudizi e di promuovere la parità di genere è uno dei temi affrontati nello Spazio Libellula. I bambini e le bambine destinatari dei kit scolastici avranno l’opportunità di partecipare gratuitamente a laboratori di potenziamento didattico, che mirano a valorizzare le loro competenze indipendentemente dal genere di appartenenza; attività ludico artistiche per conoscere e gestire le proprie emozioni, percorsi di empowerment ed educazione finanziaria; laboratori esperienziali e formativi che trasmettano la valorizzazione della differenza e dell’equità di genere, in termini di linguaggio, espressioni, atteggiamenti.
Fondazione Libellula è la fondazione di Zeta Service nata con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione di genere. Attraverso il Network Libellula – che ad oggi conta oltre 80 aziende, tra cui Barilla, Furla, Esselunga, Montenegro, Randstad e Zurich per citarne alcune – agisce nelle aziende con attività dedicate a collaboratori e collaboratrici su stereotipi, molestie, empowerment e linguaggio inclusivo. Realizza inoltre progetti di cura per supportare economicamente le donne che escono da situazioni di violenza, promuovere il loro reinserimento lavorativo, aiutare il personale degli ospedali a riconoscere i segni della violenza domestica, diffondere consapevolezza e strumenti di prevenzione sul territorio sostenendo chi vive situazioni di vulnerabilità.