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Tra i 5 vincitori del Premio Masi gli autori di un manga sul vino

Il 27 ottobre firmeranno la botte di Amarone in Valpolicella

Milano, 14 set. (askanews) – Sono stati annunciati i cinque vincitori della 42esima edizione del Premio Masi, personalità che, per competenze e vissuto, al meglio interpretano il tema conduttore dell’edizione 2023, “Radici e prospettive”. Il riconoscimento “Civiltà Veneta” è stato assegnato al lessicografo di fama internazionale Mario Cannella, all’ingegnere idraulico Andrea Rinaldo, da poco insignito del Nobel dell’acqua (lo “Stockholm Water Prize”), e all’azienda veneziana Stevanato Group. Ai fratelli giapponesi Yuko e Shin Kibayashi, autori del Manga “Le gocce di Dio” sulla cultura enologicaè stato invece attribuito il premio “Civiltà del Vino”, mentre il “Grosso d’oro veneziano” è andato alla regista iraniana Rakhshan Banietemad, impegnata nella lotta per promuovere la democrazia e i diritti civili delle donne. Sono loro che il 27 ottobre apporranno la loro firma sulla famosa botte di Amarone nella sede della celebre Cantina della Valpolicella (Verona).

“‘Radici e prospettive’ è una contraddizione in termini, deve esserlo: infatti rappresenta l’unica via possibile per tutti noi che amiamo tenere care le nostre preziose tradizioni e insieme guardare avanti, innovare” ha spiegato la presidente della Fondazione Masi, Isabella Bossi Fedrigotti, sottolineando che “in un’epoca in cui l’incertezza permea pensieri e comportamenti, l’ancoraggio alle radici non può essere una catena che inibisce il cambiamento, ma piuttosto la certezza di avere una linfa che alimenta l’esplorazione di strade nuove”.

Interessante, anche in questo senso, il premio attribuito ai fratelli Kibayashi, per il loro manga seinen “Kami no shizuku”, tirato in oltre 500mila copie settimanali e tradotto in diverse lingue, in cui raccontano la scoperta del vino come iniziazione e rivelazione. Nella motivazione si evidenzia infatti “l’importante contributo alla comprensione e alla promozione dell’antica cultura del vino attraverso una forma di comunicazione originale e del tutto nuova capace di trasmettere un messaggio non convenzionale a un pubblico che si avvicini per la prima volta al vino e alla sua tradizione”. “La giuria del Premio Internazionale Civiltà del Vino non poteva essere più in sintonia con ‘Radici e prospettive’ – ha commentato il vicepresidente della Fondazione e presidente di Masi, Sandro Boscaini – ha infatti premiato un mezzo comunicativo del vino, il manga, che già dal suo nascere in Giappone e in prospettiva in tanti Paesi recentemente aperti al vino, ne propone l’apprezzamento nel rispetto di un simbolo di cultura antica. In generale una comunicazione più appealing per i giovani”.

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