“Apri gli occhi con tua sorella perché ha dei video sporchi con dei ragazzi, io sono un tuo amico”. È stato un messaggio anonimo, inviato via Instagram al fratello di una delle due cuginette vittime di abusi, a scoperchiare il vaso degli orrori che da mesi si perpetravano a Caivano.
Dopo avere ricevuto questo avvertimento, il ragazzo ha lanciato l’allarme e i genitori delle due cuginette hanno acquisito le prime informazioni dalle figlie le quali, inizialmente, riferiscono solo una parte degli abusi di natura sessuale subiti, parlano anche di minacce, violenze e dei video girati dai ragazzi di nascosto e senza consenso.
Queste dichiarazioni si trasformeranno poi in una denuncia formalizzata in tarda serata ai Carabinieri che poi, nel corso delle indagini, identificano come responsabili della registrazione dei video due ragazzi – un minorenne e un maggiorenne – configurando per loro la produzione di materiale a contenuto pedopornografico. I video ritenuti di interesse investigativo sono complessivamente cinque, individuati sui dispositivi sequestrati, due hanno contenuti identici, uno è stato registrato durante una videochiamata che in diretta riprendeva gli abusi.
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